Mobile: in prima nazionale al Romaeuropa Festival


Uno spettacolo in cui danza e acrobazia si sposano con visionarie illusioni e nuove tecnologie. Mobile, in prima nazionale al Romaeuropa Festival dal 12 al 16 ottobre al teatro Vascello di Roma, è il terzo solo del coreografo ed ex atleta francese Pierre Rigal, realizzato in collaborazione con La Francia in scena, la stagione artistica dell’Institut français Italia e dell’Ambasciata di Francia in Italia.

Uno spettacolo magico in cui lo spazio scenico diviene metafora dell’esistenza. In cui l’artista esplora – come uno speleologo – un mondo privo di gravità nel quale galleggiano enormi cartonati di animali, oggetti commerciali, ritagli di città e abitazioni, frammenti di memoria e indecifrabili segnali d’un bizzarro futuro.

Rappresentazione dello scontro tra l’immaginazione e il materialismo della società contemporanea, queste figure abitano un mondo privo di coordinate e dal sapore infantile, all’interno del quale il corpo è costretto a fluttuare, vittima dei suoi stessi desideri, legami sociali e delle proprie passioni.

“Portiamo in scena un uomo solo che tenta di ricostruire un mondo che ha amato e in cui ha creduto”: spiega Rigal. “Con questo sentimento nostalgico si dedica alla creazione di un habitat che assomiglia al nostro. La sua impresa è utopica ed esasperata, poiché la ricostruzione avviene attraverso i ricordi, i fantasmi di un mondo che sembra aver sfruttato troppo le proprie stesse risorse. L’uomo si ritrova quindi sommerso da ciò che lui stesso ha creato. Ma tutto questo non vuole essere fonte di tristezza, quanto piuttosto emozionare e divertire chi guarda”.

Il percorso che ha portato Pierre Rigal, francese classe 1973, a diventare uno dei più singolari coreografi e artisti della scena europea e internazionale è completamente fuori dalle righe. Atleta specializzato nei 400m piani e nei 400m a ostacoli, laureato in economia e con un master in studi cinematografici, Rigal s’avvicina per la prima volta all’universo delle arti sceniche e della danza a 23 anni.

Da qui, grazie a uno studio approfondito al fianco di coreografi quali Wim Vandekeybus, Bernardo Montet, Nacera Belaza, sviluppa un metodo d’approccio alle arti coreutiche iconoclasta, caratterizzato dalla ri-contestualizzazione dei codici della danza all’interno della magia, del nuovo circo, oltre a un intelligente impiego d’artigianato e nuove tecnologie.

Tutti elementi già evidenti nel suo primo lavoro Erection, co-diretto insieme ad Aurélien Bory e per il quale, nel 2003, ha fondato la sua compagnie dernière minute, oggi associata alla Maison de la Culture di Bourges.
Come l’atletica leggera la sue danza é esigente, sofisticata ma anche primitiva, libera e intuitiva.

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