Colombia: in piazza per la Pace


Migliaia di colombiani per la seconda volta in una settimana hanno marciato in massa per le strade di diverse città per chiedere ancora una volta al governo di raggiungere un accordo di pace con le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), respinto dal referendum popolare dello scorso 2 ottobre.

A Bogotà, circa 30.000 persone – tra cui indigeni, vittime del conflitto armato, agricoltori e studenti – si sono dirette verso la centrale Plaza de Bolivar con fiori, candele e bandiere bianche, al grido di “Accordo ora!” e “Vogliamo la pace!”. Una volta raggiunta la piazza, i manifestanti sono uniti con quelli che da oltre una settimana sono accampati lì per esprimere la necessità di andare avanti nella ricerca della pace, ragione per la quale il presidente Juan Manuel Santos è stato premiato col Premio Nobel di Pace. Uno dei momenti più simbolici della protesta a Bogotà è stato quando i rappresentanti della Guardia indigena, sorta per proteggere i territori delle popolazioni indigene dagli attacchi di gruppi armati, ha consegnato il suo bastone di comando, tronco intagliato che trasportano come unica arma, ai leader studenteschi.

La cosiddetta “marcia dei fiori” si è estesa anche a città come Cali, Medellin, Manizales, Cordoba, Santa Marta e Bucaramanga, dove altri 20.000 colombiani si sono riuniti in maniera massiccia con vesti bianche per chiedere una soluzione per l’incertezza che vive il Paese.

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