Carceri: la Corte di Strasburgo fissa lo spazio minimo cella multipla


La Corte europea dei diritti umani ha fissato il limite minimo che ogni detenuto deve avere in una cella che occupa con altri. Nella sentenza definitiva Mursic contro Croazia – che comunque fissa una regola valida per tutti i 47 Paesi membri del Consiglio d’Europa, Italia compresa – i giudici hanno stabilito che “in celle multiple ogni detenuto deve avere a disposizione come minimo tre metri quadrati di superficie calpestabile, perché in caso contrario la mancanza di spazio vitale è ritenuta talmente grave da dare adito alla forte presunzione di una violazione del carcerato a non essere sottoposto a trattamenti inumani e degradanti”.

Nel caso specifico la Corte di Strasburgo ha stabilito che il diritto di Kristijan Mursic è stato violato perché l’uomo è stato tenuto per 27 giorni consecutivi in una cella con altri detenuti in cui disponeva di meno di tre metri quadri calpestabili. I giudici hanno anche stabilito le eccezioni alla regola, specificando alcuni criteri che normalmente li condurranno a non trovare una violazione dei diritti dei detenuti. Uno dei criteri è temporale: la riduzione di spazio sotto i tre metri quadri è breve, occasionale e minore. L’altro sono le condizioni generali di vita del detenuto: sufficiente libertà di movimento fuori dalla cella, partecipazione ad attività, buono stato della cella.

Newsletter


Guarda anche...

Franco Mussida

Franco Mussida vince “Premio Campione” per le attività sociali nei carceri

FRANCO MUSSIDA è uno dei vincitori della 22ª edizione del Premio Campione per le attività …