Shoah

Giorno Memoria: Italia ricorda la Shoah


Cordiale stretta di mano e una breve conversazione tra il premier Mario Monti e il suo predecessore Silvio Berlusconi stamani a Milano prima dell’inizio della cerimonia di inaugurazione del museo della Shoah in Stazione Centrale. Monti e Berlusconi si sono stretti la mano davanti al palco, dove erano seduti insieme alle altre autorità. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, anche il segretario della Lega Nord, Roberto Maroni, il presidente della Regione Roberto Formigoni, il leader della Cgil Susanna Camusso, il sindaco Giuliano Pisapia e l’arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola.

Quando Monti ha lasciato la cerimonia, all’uscita per il premier, accompagnato dalla moglie, c’é stato anche qualche momento di contestazione con dei fischi.

Ci sono stati momenti di contestazione anche per l’ex premier Silvio Berlusconi quando ha lasciato il museo della Shoah. Prima che salisse a bordo dell’auto si sono sentiti dei fischi e anche qualche ‘buffone’.

MONTI, ATTENTI A FOCOLAI CHE RITORNANO  – “Dobbiamo essere molto attenti, fare in modo che questi focolai, che ogni tanto ritornano, non possano dar luogo a tragedie che l’umanità non deve più vivere”. E’ quanto ha detto il premier Mario Monti a Milano alla cerimonia nel Giorno della Memoria.

“Il rischio della segregazione e dell’antisemitismo è ancora ben presente”, ha affermato Monti dopo aver visitato, al binario 21 della stazione di Milano, i convogli con i quali furono deportati gli ebrei milanesi verso i capi di sterminio.

Il presidente del Consiglio ha messo in guardia “dall’indifferenza che è il vero nemico”. Monti ha invitato a impegnarsi “contro la distrazione e l’indifferenza” che sono state alla base di tragedie come quella della Shoah.

“Gli arresti di Napoli ci richiamano alla responsabilità e alla vigilanza”, ha affermato il premier, riferendosi agli arresti di estremisti di destra avvenuti nei giorni scorsi a Napoli. Secondo Monti “la vigilanza deve essere un compito delle istituzioni ma anche di tutti coloro che hanno a cuore la convivenza democratica”.

BERLUSCONI: MUSSOLINI, COSE BUONE MA LEGGI RAZZIALI NO – Per tanti versi Mussolini aveva fatto bene ma “il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa”. Lo ha detto Silvio Berlusconi alla Giornata della Memoria a Milano. L’Italia ‘non ha le stesse responsabilità della Germania’ ma ‘ci fu una connivenza che all’inizio non fu completamente consapevole’.

“Non si possono più ripetere quelle vicende che qui iniziarono – ha proseguito -, solo mettendosi nei panni dei deportati si può capire quali vortici di tragedia si raggiunsero”. Berlusconi ha spiegato che “l’Italia preferì essere alleata alla Germania di Hitler piuttosto che contrapporvisi” e “dentro questa alleanza ci fu l’imposizione della lotta contro gli ebrei”.

PAPA, MONITO A NON RIPETERE ORRORI – Il ricordo dell’ “Olocausto e delle vittime del nazismo”, “immane tragedia che colpì duramente soprattutto il popolo ebraico”, chiede il Papa, rappresenti “un monito costante” a non ripetere gli “errori del passato”, superare “ogni forma di odio e di razzismo” e promuovere “rispetto e dignità della persona umana”.

BERLUSCONI CHIEDA SCUSA SUBITO – “Le parole di Berlusconi sono una vergogna e un insulto alla storia e alla memoria. Chieda oggi stesso scusa agli italiani”. Così il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, ha commentato su Twitter le odierne parole di Berlusconi su Benito Mussolini.

‘Le parole di Berlusconi sono inaudite. Le colpe di Mussolini e del suo regime non sono solo le atroci leggi razziali, ma molte altre cose a cominciare dal soffocamento della domocrazia nel nostro Paese e dall’alleanza con il nazismo. E’ per questo che, lo ricordo al Cavaliere, la nostra Repubblica è una repubblica antifascista e il fascismo é fuori legge nel nostro Paese”. Lo dichiara in una nota Anna Finocchiaro, presidente del Gruppo Pd al Senato.

DI PIETRO, BERLUSCONI CARICATURA MUSSOLINI – Silvio Berlusconi “non è né più né meno che la caricatura” di Benito Mussolini. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader dell’Idv oggi a Milano a margine della presentazione dei candidati che correranno alle prossime elezioni regionali. L’ex magistrato, commentando le parole su Mussolini pronunciate dall’ex premier questa mattina in occasione della Giornata della Memoria, ha affermato: “egli non é più né meno che la caricatura del primo”.

SCHIFANI A CAMPO CONCENTRAMENTO TEREZIN – Il presidente del Senato Renato Schifani è giunto a Terezin per una visita al lager nazista in occasione del Giorno della Memoria. Dopo aver visitato il campo dove vennero deportati 144.000 ebrei, dei quali un quarto (33.000) vi trovò la morte, la seconda Carica dello Stato deporrà una corona di fiori in memoria delle vittime dell’Olocausto. (fonte ANSA)


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