UNICEF celebra 70 anni di instancabile lavoro in favore dei bambini più vulnerabili del mondo


Nel suo 70esimo anniversario, l’UNICEF celebra gli enormi progressi compiuti in favore di tutti i bambini del mondo e ricorda nuovamente che ci sono altri milioni di bambini che devono essere raggiunti e che rischiano quotidianamente le proprie vite e il proprio futuro a causa di conflitti, crisi, povertà, disuguaglianze e discriminazioni.

Negli anni ’40, l’UNICEF ha cominciato a fornire aiuti nutrizionali di emergenza, principalmente attraverso fornitura di latte, ai bambini in Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nel 2015, l’UNICEF e i suoi partner nel mondo hanno curato 2,9 milioni di bambini da malnutrizione acuta grave.

Negli anni ’50, L’UNICEF ha realizzato la prima campagna di vaccinazione contro malattie quali la tubercolosi e la framboesia. Nel 2015, l’UNICEF ha fornito 2,8 miliardi di dosi di vaccini, aiutando, con i suoi operatori, a proteggere da malattie mortali, a livello globale, il 45% dei bambini sotto i 5 anni.

Nel 1953, l’UNICEF ha lanciato i suoi primi programmi per i programmi legati all’acqua e ai servizi igienico sanitari.

Fra il 1990 e il 2015, 2,6 miliardi di bambini hanno ottenuto accesso a fonti migliorate di acqua potabile e 2,1 miliardi a strutture igienico sanitarie migliorate.

Nel 1961, l’UNICEF ha ampliato il suo impegno programmatico per includervi anche l’istruzione dei bambini. Nel 2015, l’UNICEF e i suoi partner hanno garantito un’istruzione di base formale o informale a 7,5 milioni di bambini fra i 3 e i 18 anni.

Nel 1989, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che sottolinea che tutti i bambini dovrebbero essere registrati alla nascita per far valere la loro esistenza ai sensi della legge e salvaguardare così i loro diritti. Nel 2015, l’UNICEF ha sostenuto la registrazione di oltre 9,7 milioni di nascite di bambini in 54 paesi.

Nel 1998, l’UNICEF è diventato membro fondatore della Roll Back Malaria Partnership, per supportare la cura e la ricerca sulla malaria, e diffondere misure preventive, come zanzariere da letto trattate con insetticida. Nel 2015, l’UNICEF ha fornito 22,3 milioni di zanzariere per proteggere i bambini e le famiglie in 30 diversi paesi.

Dalla sua fondazione, l’UNICEF ha risposto a migliaia di emergenze umanitarie che hanno colpito i bambini. Nel 2015, l’UNICEF e i suoi partner: hanno vaccinato 11,3 milioni di bambini contro il morbillo in paesi colpiti da crisi; hanno fornito accesso a istruzione di base formale o informale a 4 milioni di bambini che vivevano in situazioni di emergenza; ha fornito sostegno psicologico a 2 milioni di bambini coinvolti in conflitti e disastri naturali.

“L’UNICEF è stata fondato dopo la Seconda Guerra Mondiale per portare aiuti e speranze a tutti quei bambini che si trovavano in situazioni di rischio o in difficoltà, a prescindere dal paese in cui vivevano o dal ruolo di quel paese nel conflitto. Oggi, la nostra missione non è meno urgente o universale,” ha dichiarato il Direttore generale dell’UNICEF Anthony Lake. “Con così tanti bambini in grande difficoltà nel mondo, rinnoviamo il nostro impegno a garantire aiuti concreti per ogni bambino.”

L’organizzazione è stata fondata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con lo scopo di aiutare, in seguito al conflitto, i bambini in Europa, in Cina e in Medio Oriente. Interamente finanziata tramite contributi volontari da parte di governi, società civile, settore privato e cittadini interessati, ha rapidamente allargato la sua presenza: nel 1955 già garantiva assistenza ai bambini in più di 90 paesi.

Ad oggi, l’UNICEF è la più grande organizzazione per l’infanzia al mondo. Opera con i suoi collaboratori in 190 paesi e territori e si avvale dell’impegno di 13.000 operatori nazionali e internazionali, per raggiungere ogni bambino.

L’impegno dell’UNICEF, anche nei territori più difficili al mondo, è inarrestabile, e negli ultimi decenni ha contribuito a ottenere progressi notevoli per i bambini. Negli ultimi 25 anni, il numero di bambini morti prima di compiere 5 anni è stato più che dimezzato; centinaia di milioni di bambini sono stati fatti uscire dalla povertà; il tasso di bambini in età da scuola primaria non inseriti in un percorso formativo è stato ridotto di oltre il 40% dal 1990.

Nonostante questi impressionanti progressi, milioni di bambini rimangono ancora indietro in quanto vivono in povertà o in comunità difficili da raggiungere, o a causa del loro genere, razza, religione, gruppo etnico o condizione di disabilità. Circa 250 milioni di bambini stanno crescendo in paesi colpiti da conflitti e circa 50 milioni sono stati costretti a lasciare le proprie case.

“La visione dell’UNICEF per i prossimi 70 anni è di un mondo in cui il nostro lavoro non sarà più necessario – un mondo in cui ogni bambino viva in salute, sicuro, istruito, curato e protetto… e in cui tutti i bambini possano sfruttare al massimo le loro potenzialità,” ha concluso Lake. “È la cosa giusta da fare, e anche la via più sicura per un futuro migliore per tutti noi.”

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