Martin Schulz: “Combattiamo per il futuro dell’Europa”


Martin Schulz ha sottolineato l’importanza della cooperazione nel suo ultimo discorso da Presidente del Parlamento in una riunione del Consiglio europeo. Rivolgendosi ai capi di governo presenti al vertice, li ha esortati a impegnarsi su questioni come la difesa, l’immigrazione, l’unione bancaria, i giovani e la Russia. “Siete tutti d’accordo che l’Ue sia fondamentale, l’unica strada per affrontare le sfide. Teniamo quest’idea ben salda nella mente: è ciò che deve guidare il vostro operato”.

Durante il suo ultimo discorso, Schulz ha affrontato la questione Brexit invitando i paesi europei a lavorare con spirito di leale collaborazione: “Non dobbiamo permettere che un fatto come la brexit diventi una questione emozionale ma nemmeno rischiare di entrare in una palude burocratica difficilmente superabile. Non gettiamo benzina sul fuoco dei populismi che sostengono che l’Ue sia la causa di tutti i mali”.
Sempre riguardo all’addio della Gran Bretagna dall’Unione europea, Schulz ha messo in guardia di non mettere in secondo piano il Parlamento nelle procedure di uscita: “In caso non ci sia un sufficiente coinvolgimento, ci potremmo trovare nella condizione di dover negare il nostro consenso. E in una situazione del genere il Regno Unito affronterebbe l’uscita dall’Europa più difficile possibile”.

Schulz ha anche chiesto una maggiore cooperazione in materia di difesa: “Uno degli effetti positivi della Brexit è stata la spinta ad andare oltre, implementando la cooperazione in tema di difesa. È un’iniziativa che coinvolge molti di voi e questo mi rende ottimista. Dopo anni di retortica fine a sé stessa, sono stati presi provvedimenti concreti. Vi invito a continuare questo slancio”.

Non poteva mancare un accenno ai drammatici sviluppi in Siria degli scorsi giorni: “La riconquista di Aleppo è un punto di svolta nel conflitto. Ora più che mai dobbiamo sollecitare tutti i membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a rispettare i loro obblighi internazionali e agire in nome dell’umanità”.

Schulz ha anche messo l’accento sull’importanza della solidarietà, essenziale se l’Ue vuole affrontare con successo la crisi migratoria. “Da più di un anno, le richieste d’asilo e l’immigrazione sono diventati la sfida più dura per l’Unione europea; una sfida che si può padroneggiare solo se ci si aiuta a vicenda con solidarietà reciproca”.

Prima del congedo, il presidente uscente ha lanciato un guanto di sfida ai leader politici presenti per impegnarli a migliorare l’Unione europea prima che le questioni calde diventino troppo grandi o di difficile gestione. “L’Unione europea ha bisogno di leader forti che seguano il loro obiettivo, senza paura dell’impopolarità del corpo elettorale nel breve periodo”. Schulz li ha anche invitati a smettere di incolpare l’Ue per tutto: “Quello che facciamo a Bruxelles può diventare un successo solo se tutti ci comportiamo in maniera corretta. Smettiamola di fingere che tutte le cose positive provengono dal governo nazionale e tutti i fallimenti arrivano dall’Europa”.

Schulz ha concluso il suo discorso finale al vertice del Consiglio con le parole: “L’Unione europea è il più grande risultato del secolo scorso nella nostra civiltà e sono tutt’ora convinto che sia vero. Dobbiamo avere il coraggio di lottare per l’Europa!”

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