Ue rafforza strumenti per lotta terrorismo


La Commissione europea ha proposto di rafforzare la banca dati di Schengen, lo Schengen Information System (Sis), introducendo l’obbligo di allerta in caso di crimini legati al terrorismo e di nuove categorie di allarme per “persone sconosciute ricercate” e per i rimpatri dei migranti irregolari. Lo ha annunciato il commissario Ue Dimitri Avramopoulos. Europol, Eurojust e la nuova Guardia di frontiera e guardiacosta Ue avranno diritto d’accesso al database.

“Oggi facciamo un passo in avanti ulteriore con le nostre proposte per rafforzare lo Schengen Information System per combattere meglio il terrorismo, l’immigrazione irregolare e la criminalità transfrontaliera”, ha affermato Avramopoulos, spiegando che le modifiche apportate con la creazione di nuove allerte “contribuiranno alla messa in atto effettiva di qualsiasi divieto di ingresso per cittadini di Paesi terzi alle frontiere esterne rendendo obbligatorio il suo inserimento nel Sis”. La lotta al terrorismo, ha quindi sottolineato il commissario Ue agli affari interni, “non è solo una sfida europea ma globale, siamo uniti ai nostri vicini e partner in Turchia, Medio Oriente e Africa settentrionale ma anche negli Stati Uniti”. Allo stesso tempo, però, “la nostra sicurezza non deve avvenire a spese della nostra apertura e tolleranza, dobbiamo restare una società aperta e ospitale”. Da qui il pensiero di Avramopoulos all’attentato di Berlino: “I nostri pensieri sono con tutti i berlinesi e con tutta la Germania, ma è in tempi come questi che dobbiamo restare uniti” e “non dobbiamo cedere alla paura né modificare il nostro stile di vita”.

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