Nadia von Jacobi
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Noblesse Oblique, il nuovo album di Nadia & the Rabbits


E’ dai tempi di Falco, dei Trio, di Peter Shcilling, dei Purple Shcultz, di Nena, dei Kraftwerk, degli Spliff e degli italianissimi Mo-Do, che un brano cantato in tedesco non fa capolino tra le FM (Rammstein e Einstürzende Neubauten potevano solo ascoltare i colleghi in radio…).

Oggi l’occasione si ripresenta per questo bel paese che si occupa della lingua tedesca, solo quando è proferita in riviera, possibilmente ad Agosto da una bionda teutonica…

Nadia von Jacobi ha da sempre abituato il suo pubblico ad ascoltare la propria musica attraverso varie lingue: spagnolo, inglese, italiano e – guarda caso – tedesco.

Affiancata da un’orda di Rabbits e da un popolo di musicisti multietnici, ha così da poco concluso i lavori per il secondo album della sua carriera, che già dal titolo spiega l’attitudine musicale che la pervade: Noblesse Oblique (pronunciato alla francese)!

Musicisti italiani, germanici, austriaci, francesi, americani, giapponesi, spagnoli e coreani hanno dato il meglio; realizzato con la co-produzione di LeLe Battista e registrato in Italia (Milano, Firenze, Rubiera e Cantù), negli USA (New Orleans), in Austria (Vienna), in Germania (Detmold) e in UK (Londra), verrà pubblicato da Mescal il 29 Gennaio 2013.

Il 1° singolo tratto dall’“apocalittico” lavoro di NADIA & THE RABBITS, è MOONGIRL (che si scandisce come se fosse inglese) e grazie alla regia di Julia Suess è diventato un video ambientato in una Vienna del 1905, dove Der Herold accoglie in salotto posizionato in uno strano spazio temporale, una piccola folla di intellettuali e artisti, tra i quali spiccano Sigmund e Martha Freud, Arthur Schnitzelr, Egon Shiele… In un atmosfera in bilico tra la magia e l’oblio, vengono catturati dal fascino “rabbits” della band che li intrattiene e pian piano… arriva la metamorfosi…

MOONGIRL: “Trovo sintomo di grande bravura restituire al tedesco la sua origine d’Africa ed eleganza di zebra… come direbbe Conte” (Francesco Fiori).

MOONGIRL: “ci trascina a ritmo di “bossa” in una notte di luna piena, un po’ cattiva. L’infinito tentatore cerca di sedurre una ragazza sola, in preda alla tristezza… la sfida è sopravvivere alla notte…

 

 

 

 

 


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