Made in Roma and Aquileia: dal 12 febbraio a Palazzo Meizlik


Un viaggio nel mondo dei marchi di produzione e proprietà del mondo romano attraverso vetri, lucerne, gemme, il collare di bronzo di uno schiavo, anfore di varie fogge, strumenti medicali e molti altri oggetti di uso quotidiano, tutti caratterizzati da marchi, loghi, firme e dai più diversi segni di appartenenza. A offrirlo è la mostra “Made in Roma and Aquileia”, aperta dall’11 febbraio al 31 maggio a Palazzo Meizlik di Aquileia (Udine).

Il percorso espositivo, curato da Annalisa Giovannini, Marta Novello e Cristiano Tiussi, comprende ben 156 pezzi aquileiesi tutti del Museo archeologico locale, oltre ai 150 provenienti dall’esposizione appena conclusasi ai Mercati di Traiano di Roma, e include prestiti da prestigiosi musei romani e internazionali.

In età romana si marchiava tutto: dai laterizi ai vetri agli oggetti in metallo, ai medicinali, ai gioielli e purtroppo, anche gli anche gli esseri umani, come dimostra il collare da schiavo in mostra: “Una pratica che oggi ci fa inorridire – ha commentato Tiussi – ma che era del tutto comune nell’antichità”.

L’esposizione è corredata da un catalogo edito da Gangemi Editore a cura di Annalisa Giovannini per l’esposizione di Aquileia, e da Lucrezia Ungaro, Marina Milella e Simone Pastor per l’esposizione appena conclusa a Roma.

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