Elena Bonelli interpreta Brecht: Teatro dell’Angelo di Roma dal 15 al 26 marzo


Chi ha detto che Brecht non è attuale? Chi ha detto che è un autore triste, cupo e superato? Questo spettacolo dimostrerà il contrario e addirittura avanzerà l’ipotesi…. “Brecht …un rapper del 900”?

Elena Bonelli, in scena sul palco del Teatro dell’Angelo di Roma dal 15 al 26 marzo con “Interpreta Brecht”, accompagnata al pianoforte dal M° Cinzia Gangarella, per la regia di Marco Mattolini, canterà e reciterà squarci teatrali e canzoni tratte dalle migliori piéces del famoso drammaturgo tedesco offrendone inedite chiavi di lettura, emozionando il pubblico, informandolo, catturandolo, ma soprattutto divertendolo.

E’ così che la voce di Roma, Elena Bonelli, dopo tanta “Roma nel mondo”, e dopo aver riportato all’attenzione dei media la “canzone romana” con il suo progetto “Dallo stornello al rap” approda a Berlino facendo scoprire le attinenze del pensiero brechtiano con le espressioni musicali e letterario di oggi e rendendolo comprensibile e fruibile anche ad un pubblico che meno lo conosce e lo apprezza. Una rilettura di Brecht totalmente inedita e originale, diversa da ogni precedente, che rompe gli schemi classici e accosta Brecht alla nostra attualità quotidiana qui raccontata da articoli di giornali, web press, post su social network, servizi televisivi e radio news. Si crea dunque un parallelo tra la vita di quasi un secolo fa e quella di oggi tutt’altro che discordante. Da qui l’accostamento , seppure azzardato….Brecht un rapper del 900?!

Questo moderno ed originale spettacolo, nel suo precedente allestimento al Todi Festival, è riuscito a catturare critica e pubblico di ogni generazione, soprattutto le nuove, che con grande sorpresa, hanno scoperto che Brecht, musicato da Kurt Weill, è stato interpretato dai loro più grandi idoli internazionali di musica rock e pop come David Bowie, Doors, Pink Floyd, Lou Reed, Tom Waits, Sting. Tra i più famosi titoli si segnalano “La ballata della vivificante potenza del denaro”, quella della “schiavitù sessuale”, “Filastrocca popolare” ed “Alabama song”, “La moglie ebrea” e “Nanna’s Lied”.

Un grande spettacolo, un grande salto decisamente riuscito, “un’impresa”, come l’ha definita uno dei più grandi conoscitori di Brecht, Fausto Bertinotti: “un’impresa davvero difficile che la Bonelli è riuscita a portare avanti con grande grinta e penetrante interpretazione svelando il senso più profondo dei capolavori e dei temi brechtiani. Elena Bonelli ha smentito le previsioni degli ortodossi.”

“Dallo stornello al rap e..a Brecht”..si può dire …. Il viaggio filologico della Bonelli continua.

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