Gabriele del Grande: l’Italia chiede la sua liberazione #iostocongabriele


Dopo l’incontro di ieri con il console italiano e con un avvocato egiziano, il giornalista Gabriele del Grande ha “ricominciato a bere ma rifiuta di assumere vitamine”.

Lo rende noto l’avvocato Alessandra Ballerini, aggiungendo che “Gabriele chiede, come ribadito anche nella telefonata che ha potuto effettuare con la compagna Alexandra D’Onofrio, di essere liberato e tornare a casa. Ad oggi infatti non sono note le ragioni del protrarsi del suo trattenimento né i motivi del ritardo del suo rimpatrio verso l’Italia”, dice la legale.

Venerdì, a 12 giorni dall’arresto e dopo nove trascorsi in isolamento, il console italiano a Smirne, Luigi Iannuzzi, e l’avvocato turco, Taner Kilic, hanno potuto incontrare Del Grande presso il centro di detenzione amministrativa di Mugla, sulla costa egea.

“Sta bene, gli abbiamo parlato a lungo”, ha raccontato al termine il console italiano, confermando che è al terzo giorno di sciopero della fame ma ha beve succhi di frutta e ha l’assistenza di un medico che lo segue costantemente. L’incontro in carcere è il frutto delle pressioni italiane. La legge turca prevede l’accesso a un avvocato o un incontro con i familiari entro il 14esimo giorno di fermo.

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