Ostia: stagione balneare ancora al palo


Un bagnino ogni 150 metri invece che una postazione ogni cento metri come prevede la normativa ed apertura anticipata al 25 della stagione balneare. Due le proposte sul tavolo della Capitaneria di porto di Roma e sul tavolo del sindaco. Entrambe le proposte, avanzate dai balneari, restano per ora senza risposte e sembrano destinate a restare lettera morta, anzi, sulla questione Sinistra Italiana, alza la voce e denuncia: “Il mare di Roma ha bisogno di soluzioni moderne e non certo di vecchie furbizie. – afferma Marco Possanzini, portavoce di S.I. X Municipio – I titolari degli stabilimenti balneari, invece di presentare “torbide” proposte di collaborazione, pensino ad abbattere la vergogna del “lungomuro” e tutti gli abusi commessi in questi decenni di lassismo e di abbandono. Non c’è spazio per ambiguità o doppie finalità da parte di chi in questi anni ha solamente avuto atteggiamenti padronali e predatori e non c’è spazio nemmeno per condoni su abusi commessi o forme di compensazione a vario titolo.

Il mare di Roma vive una condizione di sequestro inaccettabile che, fra l’altro, ha ucciso la vocazione turistica di un territorio unico al mondo. Lo denunciamo da tempo, assolutamente inascoltati, per troppi anni abbiamo assistito a torbidi rimpalli di responsabilità che non possono più essere tollerati. Il Mare di Roma è da troppo tempo preda di illegalità diffusa che oltre a determinare le infiltrazioni criminali che hanno portato allo scioglimento del nostro Municipio, ha determinato una concentrazione di risorse nelle mani dei soliti noti. E’ inaccettabile, fra l’altro, il silenzio della Giunta Raggi sulla condizione in cui versa il mare di Roma. Viviamo in un Municipio che, sebbene commissariato a causa delle infiltrazioni criminali, è parte integrante della città di Roma e quindi sotto la diretta responsabilità amministrativa della Giunta Raggi così come gli altri Municipi di Roma Capitale.

Riteniamo sconcertante e ingiustificabile l’assenza della Sindaca Raggi relativamente alla gestione del mare di Roma così come riteniamo assolutamente vergognoso il ritardo con il quale verrà pubblicata l’Ordinanza Balneare per il 2017, un ritardo inqualificabile che non ammette giustificazione. La campagna elettorale è finita da un pezzo, gli slogan sono stati tanti e sono rimasti solamente slogan. Così non si amministra una delle città più belle del mondo, così non si amministra il mare di Roma, un patrimonio pubblico dal valore inestimabile che deve tornare ad essere di tutti, per tutti”. (fonte AGR)

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