Storie dell’impressionismo, chiude a Treviso a quota 330.474


Marco Goldin inanella il suo 26esimo successo consecutivo. A Treviso, “Storie dell’impressionismo” ha infatti chiuso ieri sera i battenti a quota 330.474 visitatori, con una media di 1806 biglietti staccati al giorno.

A festeggiare lo straordinario risultato, insieme a Linea d’ombra e al Comune di Treviso, sono i partner dell’iniziativa: Segafredo Zanetti e UniCredit in qualità di main sponsor, Generali come special sponsor, Gruppo Euromobil come fidelity sponsor, assieme a Unindustria Treviso e Pinarello come partner

Per Linea d’ombra si è trattato dell’ennesimo grande risultato: la mostra per dieci settimane è stata la più visitata in Italia. E questo nonostante le problematicità di una sede, il per altro bellissimo Museo di Santa Caterina, che per le dimensioni ridotte dei suoi spazi interni ha spesso faticato a reggere l’impatto di così tanti visitatori.
Al di là del successo decretato dai numeri, c’è quello riconosciuto dai giudizi molto favorevoli della critica e dei visitatori.
E’ proprio grazie al passa parola innestato dall’entusiasmo di chi ha visitato la mostra, che il pubblico è aumentato giorno dopo giorno, con un “effetto trascinamento” che ha costretto gli organizzatori a decidere il prolungamento della mostra e ad un allargamento dell’orario di visita. A confermare questo continuo crescendo sono i dati straordinari delle ultime due settimane, ovvero dal 17 aprile al primo maggio, con 48.896 visitatori ed una media giornaliera di 3.260.

Come sempre nelle grandi mostre di Linea d’ombra, il pubblico coinvolto è il più diverso.
Diverso per età, con un fatto nuovo: moltissimi venti/trentenni che, in coppia o piccoli gruppi, hanno scelto di passare una giornata o un fine settimana a Treviso per ammirare la mostra. Novità, perché questa fascia d’età usualmente non è tra le più presenti nelle grandi mostre classiche.

Diverso anche per provenienza. Perché a una forte risposta del territorio trevigiano e veneto, si è aggiunta la capacità attrattiva della mostra a livello nazionale, con presenze molto significative da tutte le regioni italiane, e per un 6% dei visitatori, anche dall’estero (Austria, Slovenia, Croazia, Germania e nord Europa).

Il livello di interesse per la mostra è stato confermato anche dal book shop, con vendite definite molto rilevanti dell’importante catalogo. Apprezzatissima l’audioguida che consentiva di ammirare le opere accompagnati dalla voce del curatore. I noleggi di questo strumento hanno toccato quota 74.833.

Dalle analisi di Linea d’ombra emerge chiaramente un dato ulteriore: il gradimento che il pubblico, soprattutto quello proveniente da fuori, ha dimostrato per le altre proposte (comprese nel biglietto della mostra principale) offerte nella stessa Santa Caterina ma anche in Palazzo Giacomelli. Mostre tutte, esclusa una, dedicate al Novecento italiano, altro grande tema di ricerca di Goldin.

Tutti i dettagli di questo nuovo successo sono pubblicati dal sito di Linea d’ombra www.lineadombra.it.

L’appuntamento prossimo è già fissato ed è un appuntamento di quelli che non si possono perdere. Marco Goldin offre infatti al suo pubblico, a Vicenza nel magnifico spazio della Basilica Palladiana, la maggiore monografica mai organizzata in Italia su Vincent van Gogh.

Oltre 120 sceltissime opere, tra dipinti e disegni, intorno a un preciso filo conduttore, per altro di grande suggestione: le lettere scritte dal pittore. “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” ne è il titolo. L’appuntamento è per il prossimo 7 ottobre e le prenotazioni prenderanno il via lunedì 15 maggio.

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