Piccoli Animali Senza Espressione: l’intervista per “Sveglio Fantasma” il nuovo disco


“Sveglio Fantasma” è il terzo lavoro dei Piccoli Animali Senza Espressione. Il disco prodotto da Dimitri Niccolai Tenedle, vede la partecipazione in qualità di ospiti di Nabil Salameh dei Radiodervish in “Luminoso” e il maestro e amico Mauro Grossi al piano in “Tracce separate”.

“Sveglio Fantasma” è con tutta probabilità il disco più elettronico del gruppo anche se la presenza delle macchine non è mai invadente e condivide gli spazi con gli strumenti a corda e il piano. Ma soprattutto “Sveglio Fantasma” sviluppa in modo più compiuto e intenso che mai l’idea di pop dei P.A.S.E., un songwriting dalle architetture complesse eppure immediate, dove le parole cariche di significati e straordinariamente evocative stanno al centro della scena e volteggiano come falene insieme alla voce. L’unione di questi elementi “cerca universi paralleli, fatti di cerchi e quadrati, di punti e linee, di luoghi al di là della mente.”

Abbiamo intervistato i  Piccoli Animali Senza Espressione, ecco cosa ci hanno raccontato.

Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Radio Web Italia. Innanzitutto, come nascono i Piccoli Animali Senza Espressione?
I P.A.S.E. nascono nel 2009 da un’idea di Andrea Fusario, già bassista dei Virginiana Miller nei primi due album, che contatta Edoardo Bacchelli (voce) chiedendogli di formare una band. Tramite amicizie comuni si uniscono al gruppo Filippo Trombi (chitarra) e Gianluca Pelleschi (liriche). Davanti ad un pianoforte nasce il primo brano dei P.A.S.E. “Pulviscoli” che sarà il primo singolo di “This Incanto”, album d’esordio della band, uscito nel 2012.

Da quale idea nasce la scelta del nome. Perchè Piccoli Animali Senza Espressione?
Il nome prende spunto dal titolo di un racconto di David Foster Wallace contenuto nella raccolta “La ragazza dai capelli strani” del 1989 e a cui ogni membro del gruppo è particolarmente affezionato.

Il 2 maggio è uscito “Sveglio Fantasma”, il nuovo disco per Materiali Musicali / Surround con distribuzione Goodfellas. Che atmosfera si respira in questo album?
L’atmosfera è cambiata in questo nuovo album e i motivi principali risiedono, in primis, nell’avere un’altra paroliera, Annalisa Boccardi, dopo l’uscita dal gruppo di Gianluca. Inoltre il lavoro risente molto della produzione di Dimitri Niccolai (TENEDLE) e suona molto più elettronico dei lavori precedenti. Il risultato è un pop solido condito da un’elettronica presente ma mai invadente ed in perfetto equilibro con le nuove liriche.

C’è qualcosa in particolare che volete comunicare con i testi di “Sveglio Fantasma”?
Il titolo dell’album prende in prestito due parole da una frase pronunciata da Kafka a proposito de “Il Golem” di Meyrink: ..svegli camminiamo in un sogno:fantasmi noi stessi di tempi passati. Ci abbiamo giocato, le abbiamo accoppiate per restituire un qualcosa tra l’invito – al risveglio- e l’affermazione – come presa di coscienza. Ci sentiamo come fantasmi alla ricerca del sè, che possiamo ritrovare in una foto d’epoca, in un paesaggio naturale o in un odore di spezie. Sempre comunque guardandoci dentro e riscoprendoci poco alla volta.

Il disco ha avuto una lunga gestazione?
Tra Cerco casa vista Marte e quest’ultimo lavoro intercorrono tre anni in cui ognuno di noi è cambiato, per forza di cose. Le prime idee sono nate già durante il tour promozionale del secondo album ma concretamente ci siamo messi a lavoro a metà del 2015. Una volta sviluppate le idee le abbiamo inviate al nostro produttore Dimitri in Olanda e da lì c’è stata una serie interminabile di mail, messaggi, telefonate per trovare la soluzione più giusta. Siamo rimasti molto contenti da questo tipo di soluzione perchè ci ha permesso il confronto, cosa ormai alquanto rara, perlomeno in ambito musicale.

Quali sono stati i momenti di maggior soddisfazione durante le sessioni di registrazione?
In generale la cosa più bella è stata sentire l’equilibrio tra parola e musica che di volta in volta aumentava a dismisura. Abbiamo avuto la fortuna che i due nuovi “innesti” (Annalisa alle liriche e Dimitri all’arrangiamento e produzione) hanno creato un lavoro magnifico.

Al disco hanno partecipato in qualità di ospiti Nabil Salameh dei Radiodervish e il maestro Mauro Grossi. Come sono nate queste collaborazioni?
Per quanto riguarda Nabil, lo conoscevamo in veste di cantante dei Radiodervish, che seguiamo ovviamente. Andrea ha provato l’azzardo chiedendogli se avrebbe voluto partecipare all’album cantando in un brano. Nabil ha accettato ed ha scelto il brano con il risultato che si può ascoltare nel disco….ottimo! Mauro, invece è un amico da tanto tempo e ci ha fatto l’onore di suonare il piano nell’ultima traccia dell’album “Tracce separate”. Un ringraziamento speciale va ad entrambi per il loro contributo.

“In cammino” è il primo singolo estratto da “Sveglio Fantasma”. Ci raccontate com’è nato questo brano?
Il brano nasce da un’idea di Edoardo abbozzata al pianoforte e trasportata poi su pc usando un moog come suono ostinato ed il basso di Andrea come un violoncello. Creata la forma da Filippo, Annalisa ha inserito le liriche, dolci ed evocative di un “io” che porta con sè solo la propria anima, calcando terreni vuoti e labili, guardando le cose diversamente e percorrendo strade come fossero cammini. Questo senso cadenzato di ricerca interiore è reso benissimo dall’arrangiamento di Dimitri che fa prendere coscienza di sè solo alla fine del brano.

Quali saranno i vostri prossimi impegni?
Siamo partiti con la fase live di presentazione dell’album. Abbiamo iniziato con Livorno (Ex Cinema Aurora) e Sesto Fiorentino. Questo fine settimana saremo a Ciriè, vicino Torino, e Casale Monferrato. In Estate probabilmente faremo alcuni festival. Poi a Settembre Roma ed altre date oramai in via di definizione.

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