Carta blu UE: una soluzione per lavoratori specializzati


Secondo le ultime statistiche demografiche, l’Europa sta invecchiando sempre di più e quindi è essenziale sfruttare il potenziale della migrazione legale per continuare a essere una meta ambita per i lavoratori stranieri altamente qualificati. La Commissione per le libertà civili (LIBE) vota una relazione sulla riforma della direttiva sulla Carta blu, che stabilisce i criteri e le facilitazioni per l’ingresso e la residenza nell’Unione Europea per i lavoratori specializzati.

“Attualmente la Carta blu non è molto nota e nemmeno pubblicizzata dagli Stati membri. Alcuni paesi preferiscono utilizzare il proprio sistema nazionale, altri semplicemente non approfittano del sistema”, afferma il relatore britannico del Parlamento europeo Claude Moraes (Socialisti e Democratici).

Ad oggi per poter richiedere la Carta blu occorre essere un cittadino proveniente da fuori UE, istruito o provvisto di esperienza professionale e in possesso di un contratto o un’offerta di lavoro vincolante. La riforma della Carta blu introduce inoltre una soglia stipendiale più bassa rispetto a quella attuale, l’accettazione di contratti di lavoro a breve termine (oggi il contratto minimo è di un anno) e l’estensione del regime ai beneficiari del sistema di protezione internazionale.

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