Art Stop Monti. Annunciati i vincitori del concorso


Arte contemporanea e giovani artisti under 30: è il binomio dell’iniziativa “Art Stop Monti”, un progetto di Atac volto alla riqualificazione delle stazioni metro che, cominciando da Cavour, restituirà decoro e vivibilità ai luoghi di attesa della metropolitana.

L’iniziativa è realizzata grazie alla collaborazione dell’agenzia creativa nufactory, già ideatrice e produttrice dell’Outdoor Festival, che ha sviluppato il progetto e ne segue la direzione artistica.

Il progetto ha coinvolto in una prima fase l’artista romano Ruby Kandy, attraverso un intervento site specific dal titolo #IntheMoodForLoveRome e che resterà visibile per 12 mesi. Per la seconda fase, Art Stop Monti ha lanciato ad aprile una sfida a giovani artisti under 30, studenti, diplomati o laureati delle scuole d’arte, grafica e design. Una giuria ha selezionato 12 finalisti tra i quali, attraverso una votazione aperta – dal 12 al 16 giugno – sulla pagina facebook dell’iniziativa, sono stati scelti i 6 vincitori del concorso di idee. Ecco chi sono.

Artbit di Valerio Ventura è un’opera che si apre all’interazione con il pubblico, dando la possibilità ai passanti di utilizzare il proprio biglietto della metropolitana come pezzo di un puzzle che si completa grazie all’apporto della collettività.

#Autocensura di Vito Gara è un progetto fotografico, un gioco sia letterale che visivo che si materializza nell’immagine. La volontà dell’artista è quella di scuotere la sensibilità dello spettatore ponendo l’accento sull’impatto che l’uomo ha sulla città, sensibilizzandolo ad una mobilità sostenibile.

Laurentina e Rebibbia di Giovanni Colaneri disegna una mappa ideale dei luoghi d’interesse che si trovano nelle due direzioni che partendo dalla stazione di Cavour arrivano ai due capolinea opposti Laurentina e Rebibbia. L’idea è quella di illustrare Roma attraverso gli elementi più conosciuti dal cittadino, ricreando una dimensione familiare collettiva. Il risultato è un mondo onirico e surreale.

Con Roma, i giovani e il viaggio, Noemi Di Nucci presenta un lavoro che parte dalla planimetria del Rione Monti. Le sue strade principali e i punti di maggiore interesse artistico, grazie ad un gioco prospettico e volumetrico ottenuto dall’uso del colore, saranno resi attraverso la tecnica dell’arazzo, arte nobile e quasi dimenticata.

Stratificazione di Massimiliano Cafagna, Vincenzo Guarini, Pasquale Iconantonio e Sebastiano Marini. L’opera racconta visivamente il processo di stratificazione storica millenaria, di fatti culturali, esperienze artistiche e memorie individuali che trovano compiuta sintesi nella comunità contemporanea. Non esiste cesura tra vecchio e nuovo, tra architettura e archeologia, tra comunità passate e contemporanee.

tUrbe è l’opera presentata da Laura Tistarelli e Sofia Meletti. Un’istallazione interattiva e una mappa iconografica della città. Il nome nasce dall’unione tra i termini “tu”, “tube” e “Urbe”; i tre elementi fondamentali del progetto presentato. Un percorso tra le emozioni e le suggestioni che questa città trasmette a chi la attraversa tutti i giorni.

L’open call ha come finalità un’esposizione temporanea, in un luogo inusuale ma altamente frequentato, volta a dare visibilità alle giovani eccellenze artistiche, creando così un’occasione che funga da vetrina per i nuovi talenti. Ad ogni partecipante è stato chiesto di riflettere sull’ambiente “stazione” e di realizzare un lavoro connesso a tematiche inerenti la metropolitana, la città di Roma o lo spazio urbano condiviso.

A partire dal 26 giugno i lavori scelti si avvicenderanno su due billboard, installati in modo speculare su entrambi i lati d’ingresso della stazione – Via Cavour e Rione Monti – che attualmente ospitano le opere dell’artista Ruby Kandy, diventeranno i supporti espositivi che si trasformeranno in ideali cornici temporanee.

Art Stop Monti si inserisce all’interno di un’operazione più ampia che mira al rinnovamento e alla valorizzazione delle stazioni metropolitane, luoghi di servizio ma anche di aggregazione, che siano non solo funzionali ma anche accattivanti, e che allo stesso tempo possano rappresentare un’occasione unica per giovani artisti, pronti a mettersi in gioco per ridare luce alla città sotto il segno della creatività.

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