Giffoni 2017. Michele Bravi: “Vorrei uscire dalla routine discografica”


“Non vedevo l’ora di essere qui. Giffoni l’ho sempre seguito dalla tv e sui social e un po’ rosicavo per il fatto che non mi avessero ancora invitato. Appena me l’hanno chiesto ho detto ‘Subito!'”: Michele Bravi arriva carico al Meet the Stars dell’ultimo giorno della 47esima edizione e condivide la sua energia con le centinaia di ragazzi venuti da tutta Italia per incontrarlo.

Al pubblico presente il cantante regala live Anime di Carta, brano che dà il titolo al ultimo lavoro discografico, che contiene anche Il Diario degli Errori, brano con cui ha partecipato a Sanremo 2017. Se per qualcuno è stata la colonna sonora di un nuovo amore, per Bravi ha segnato la fine di una lunga relazione: “Con questo disco io mi sono lasciato – dice sorridendo ai ragazzi – diciamo che per me non è andata proprio benissimo”.
Un’esperienza che ha trasferito nelle sue canzoni e di cui dà un assaggio, regalando in anteprima l’ultimo verso del suo nuovo disco “in cui racconto proprio la mia storia finita” e che descrive almeno per adesso come quello che meglio lo rappresenta: “‘Avrei voluto dirti prima di partire di lasciare indietro la ragione per tornare’: questa frase spiega tutto il disco”.

Intanto si prepara al suo prossimo tour che prenderà al via a novembre: “Ho voglia di uscire dalla routine discografica che ha tempi lunghissimi e tanti passaggi. La prima volta che ho cantato Il Diario degli Errori a Sanremo era passato un anno e mezzo da quando l’avevo scritto: non ricordavo più le emozioni provate allora. Voglio abbreviare i tempi, voglio sentire le reazioni del pubblico e non far passare così tanto tempo”.

I tempi dell’industria discografica sono diversi da quelli del web a cui è arrivato: “Io sono stato tre anni su YouTube prima di salire sul palco di Sanremo, ma non mi sento uno Youtuber. Il fenomeno della viralità non mi ha mai interessato. L’obiettivo per me non è la popolarità, ma la musica” ribadisce il cantante che lancia un vero e proprio appello: “Il web va difeso da chi ne abusa e dobbiamo farlo noi giovani. Nel web c’è bello e brutto. La bellezza è dare la possibilità di costruirsi un percorso lavorativo, di rendere concreta una certa creatività musicale; la schifezza è usare Youtube come mezzo per raggiungere la popolarità. Non bisogna coltivare la cultura dei clickbait: è proprio quello che uccide questa piattaforma”.

Il cinema, confessa, è tra le sue passioni e vi si è avvicinato con la colonna sonora di Sotto una buona stella di Carlo Verdone: elegge David Fincher suo regista preferito, ma si lascia scappare uno ‘spoiler’ su un possibile progetto da regista: “Ho una cosa in cantiere, diciamo così. Sto lavorando a un progetto da un po’ di mesi, ma non è nulla di immediato, né di sicuro. Ci vorranno degli anni… ma mi piacerebbe molto farlo. Vedremo”. Amerebbe fare un musical in stile La La Land: “Mi divertirei. Ci vuole preparazione, ma non mi dispiacerebbe provarci”.

Newsletter

[flagallery gid=782]

Guarda anche...

Michele Bravi

“per me sei importante” il nuovo singolo di Michele Bravi

MICHELE BRAVI, artista fra i più apprezzati della sua generazione, ha pubblicato oggi il nuovo …