Giffoni 2017. Claudio Gubitosi annuncia i progetti futuri al termine di un’edizione record


“E’ stata una bella avventura, una grade edizione ma più che guardare al passato vorrei cogliere questa occasione per parlare del futuro e proiettarci già nel 2020. Immagino per quella data una metropolitana leggera che colleghi Salerno-Pontecagnano-Giffoni e tutta l’entroterra picentina”: Claudio Gubitosi, Direttore del Giffoni Film Festival, come sempre guarda al futuro e, nel corso della conferenza stampa di chiusura della 47esima edizione, immagina già quello che sarà Giffoni tra qualche anno “Molti dei nostri ragazzi sono minorenni, non hanno la patente, diventa necessaria una rete di trasporti sicura ed efficiente per favorire il flusso in sicurezza dei nostri giurati. Questa è la prima provocazione che voglio lanciare”. Quella appena terminata è un’edizione record che ha visto coinvolti 4.600 giovani giurati provenienti da 52 paesi del mondo, 157 opere, di cui 101 in concorso, 6 anteprime, 6 eventi speciali, 20 laboratori didattici, oltre 30 spettacoli, più di 200 eventi gratuiti, 10 location, 5 Meet The Stars riservati a 5.000 fan non in giuria, 50 star italiane e internazionali, tra cui nomi come Kit Harington, Bryan Cranston, Amy Adams, Julianne Moore, Mika, Gabriele Salvatores e Gabriele Muccino. “E’ stata un’edizione non semplice perchè, come molti, abbiamo subito dei tagli, ma abbiamo reagito creando un programma incredibile giorno per giorno, abbiamo triplicato le ore dedicate al progetto e moltiplicato l’amore. Quando arriveremo ai 50 anni di storia, Giffoni rinascerà in forma diversa”.

Cresce sempre di più, infatti, l’attenzione per quello che è ormai diventato un vero brand, qualcosa che viene osservato e preso da esempio anche dalla classe politica e universitaria (il vicedirettore della Camera, Luigi Di Maio, ospite oggi della manifestazione, ha affermato che “Giffoni dovrebbe essere da esempio come modello di Governo e sviluppo per il paese”) e il Direttore Gubitosi svela un’altra novità “Giffoni è una storia italiana made in Campania che ancora stupisce il mondo. Sono orgoglioso di annunciare che in collaborazione con l’Università di Salerno e la George Washington University, Giffoni entrerà nei libri di testo come case history per tutte le università del mondo”.
I riconoscimenti per quello che è un Festival unico al mondo arrivano anche dal Governo “Dopo 54 anni – prosegue Gubitosi – grazie al Ministro Dario Franceschini, c’è una nuova legge sul cinema e Giffoni è stato ufficialmente inserito tra i 4 eventi strategici della nazione. Per 3 anni lavoreremo insieme al MIUR, lo stato ci guarda con grande attenzione”.

Gubitosi non perde l’occasione, poi, per lanciare qualche appello “Al sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, e a tutti gli imprenditori: Salerno ha bisogno di nuove strutture, la costruzione di un hotel a 5 stelle è ormai diventata una necessità per il flusso turistico che il festival ha creato”. E prosegue “Un altro appello lo faccio al Governatore Vincenzo De Luca che ringrazio per essere intervenuto più volte in questa edizione ed essere entrato nel cuore del Festival. Ora deve fare lo sforzo di proteggerci. La Multimedia Valley deve essere un punto di partenza, non di arrivo”. “Un terzo appello – continua – è ricolto ai i privati: il Festival vive grazie ai finanziamenti pubblici della Regione e dello Stato, che hanno deciso di investire nel nostro progetto, ma dove sono gli imprenditori privati? Giffoni per i numeri che produce è un’occasione, è una delle industrie culturali più grandi al mondo ma, nonostante questo, non c’è un’industria telefonica che investe, non c’è un’industria di elettricità, penso ad esempio ad Enel”.
E, tornando a guardare al futuro, afferma “I nostri obiettivi sono tanti: dare lavoro a 300 ragazzi nel 2018, attivare un’arena da 6.000 posti per ospitare qui i grandi eventi, attivare 25 start-up grazie al settore “Innovation Hub” – progetto integrato, non alternativo al Festival – , istituire corsi universitari qui a Giffoni grazie agli spazi della Multimedia Valley che nel 2018 avrà il primo finanziamento per il suo secondo blocco e che conterrà il museo “Testimoni del tempo”.” “Dall’estero sono tornati a guardarci con interesse, abbiamo richieste di collaborazioni da ogni parte del mondo: Argentina, Toronto, Canada Australia, Praga, Macedonia, Eurasia, Georgia, Iran, ma la cose importante è che quando andiamo fuori è l’Italia a mostrarsi, non solo il Festival”.

“Dopo aver precorso i tempi ed essersi aperta per prima degli altri alle varie piattaforme di distribuzione di contenuti video, come Netflix e Amazon, – conclude Gubitosi – Giffoni il prossimo si aprirà anche al settore della pubblicità come espressione creativa, grazie all’istituzione del Creative Award Festival, un festival nel festival che ospiterà un premio per creativi e aziende che hanno promosso in maniera ‘epica’ un prodotto di comunicazione e grafica professionale per ragazzi. Un festival della pubblicità che avrà come giuria i ragazzi insieme ad una commissione di esperti. L’idea, oltre alla premiazione è quella di istituire lavoratori attivi legati al target ed un vero museo della pubblicità”.

Newsletter


Guarda anche...

Michele Bravi

Giffoni 2017. Michele Bravi: “Vorrei uscire dalla routine discografica”

“Non vedevo l’ora di essere qui. Giffoni l’ho sempre seguito dalla tv e sui social …