Alessandro Sipolo: domenica 19 novembre a L’Asino che vola di Roma


Oltre un centinaio date quasi in ogni angolo del Paese. L’apprezzamento della Giuria del Premio Tenco 2016 che lo ha inserito fra i cinquanta dischi dell’anno. La finale di Musicultura 2017 in diretta in prima serata su Rai Uno. E poi tre videoclip (“Le mani sulla città”, “Comunhão Liberação” e “Saintes Maries”) e un disco, “Eresie”, che dopo aver raccolto i favori della critica ha letteralmente conquistato gli ascoltatori generando una crescita di pubblico e visibilità esponenziali.

Potrebbero essere riassunti così gli ultimi due anni di Alessandro Sipolo, il cantautore bresciano che concluderà il suo lunghissimo tour con una grande festa finale il 24 novembre alla Latteria Molloy di Brescia.

Prima di questo appuntamento però Sipolo sarà domenica 19 novembre a L’Asino che vola di Roma per il penultimo concerto del tour che lo vedrà sul palco (voce, chitarra, cassa) insieme a Omar Ghazouli (chitarra) e Paolo Malacarne (tromba) (inizio ore 22, ingresso libero, consigliata prenotazione a 06/7851563 – 338/2751028 anche whatsapp – info.lasinochevola@gmail.com).

Prodotto da Giorgio Cordini (già chitarrista di Fabrizio De André) in collaborazione con Taketo Gohara, “Eresie” è un moderno lavoro di cantautorato folk-rock, che attraversa in obliquo le varie latitudini della musica popolare (folk, rumba, country, rock, taranta) dandone una propria versione elegante ed energica, poetica e assolutamente ribelle.
“Eresie” – racconta Alessandro Sipolo – “è un crogiolo di mondi musicali, un affresco d’esistenze controcorrente. Muovendo dall’etimologia della parola “eresia” (dal greco “scelta”) ho provato a ragionare sulla necessità di approfondimento e disobbedienza, in un periodo storico, il nostro, nel quale l’esigenza di velocità e sintesi tende a rendere ogni riflessione estremamente superficiale. Dal punto di vista musicale c’è certamente una maggiore influenza rock ma, in continuità con l’album d’esordio, resta la volontà di spaziare tra i generi senza incasellarsi in una determinata nicchia cantautorale.”

Alessandro Sipolo racconta di renitenti alla leva che si aggregano ad una carovana rom (“Gagiò romanò”) – e i rom, la loro cultura e la musica manouche tornano anche nella splendida “Saintes Maries”, di cui è uscito un video che racconta uno dei viaggi di Sipolo a Saintes Maries de la Mer in occasione della festa rom di Santa Sara.
Ma Sipolo denuncia, senza retoriche o appartenenze politiche, anche la conquista del nord da parte della mafia in “Le mani sulla città” e l’affarismo spirituale nell’abrasiva samba satirica “Comunhão Liberação”, accompagnata anch’essa da un urticante videoclip che inscena il festino decisamente allegro di una famosa organizzazione religiosa del nostro Paese. Senza dimenticare il coraggio di tre grandi dissenzienti contemporanei come Piergiorgio Welby, Eluana Englaro e a suo padre Giuseppe in “Tra respirare e vivere”.

Il tutto traccia un panorama “di biografie eretiche, di arsure libertarie e scelte disobbedienti” che alimentano visioni di vite diverse, brucianti della loro umanità e di un desiderio di libertà e giustizia che nessuno può fermare. E dal vivo le canzoni di “Eresie” esprimono tutta la loro energia ribelle e stradaiola in live decisamente “sudati” e trascinanti.

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