Eugenio Bennato: il 25 novembre parte da Milano il nuovo tour teatrale


Partirà sabato 25 novembre dall’Auditorium La Verdi di MILANO il nuovo tour teatrale di EUGENIO BENNATO, “DA CHE SUD È SUD”, in cui presenterà dal vivo il nuovo omonimo disco di inediti.

Queste tutte le date ad ora confermate, prodotte e organizzate da MusicShow International:
25 novembre – AUDITORIUM DI MILANO-FONDAZIONE CARIPLO di MILANO;
4 dicembre – TEATRO DIANA di NAPOLI;
15 dicembre – TEATRO PALAZZO di BARI;
18 dicembre – TEATRO STABILE di POTENZA;

1 febbraio – TEATRO PUCCINI di FIRENZE;
2 febbraio – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA di ROMA;
12 aprile – TEATRO ARISTON di SANREMO.

È possibile acquistare in prevendita i biglietti per la data di Milano su www.vivaticket.it e presso l’Auditorium; per la data di Napoli sui siti www.teatrodiana.it, www.azzurroservice.it e presso il Teatro Diana; per la data di Bari presso tutti i punti vendita Bookingshow, Box Office Feltrinelli, presso il botteghino del Teatro Palazzo e su www.bookingshow.it; per le date di Firenze e Roma su www.ticketone.it.

È disponibile nei negozi e in digitale “DA CHE SUD È SUD” (FoxBand), il nuovo disco di inediti di EUGENIO BENNATO, anticipato in radio dal singolo “NO LOGIC SONG”.

Il disco “Da che Sud è Sud” è composto da 12 brani, quasi pagine di un diario di viaggio in giro per il mondo, dall’America del Sud e del Nord all’Africa dei tamburi e delle carovane della disperazione e della speranza, al Mediterraneo degli scambi e delle barriere, all’Estremo Oriente del mistero e delle leggende.

Ogni brano ha una sua storia e una sua identità, ma tutti sono accomunati dalla presenza, accanto alla voce di Eugenio Bennato, di una voce che fa risuonare la musicalità di una lingua diversa, dal francese all’inglese, dallo spagnolo al brasiliano, ma anche dall’arabo, con una forte valenza ritmica ed evocativa dei movimenti del presente.

In “DA CHE SUD È SUD” Eugenio ritrova l’energia degli anni recentemente vissuti e la presenza di compagni di viaggio che testimoniano e arricchiscono il senso musicale del racconto, dall’inconfondibile e maestosa vocalità di Pietra Montecorvino, alla vocina tenue della figlia italo-francesina Eugenia, che cresce e si trasforma mentre scrive queste canzoni, al timbro ruvido e sensuale di Sonia, che balla la taranta e viaggia con lui da dieci anni, all’accento di Giorgia, madre brasiliana e padre napoletano, all’inglese di Francesca Del Duca, che vive in America e suona le percussioni e del figlio di Eugenio, Fulvio, che vive in Australia e suona la chitarra e scrive canzoni nel deserto, all’arabo classico e moderno di Mohammed che viene dal Marocco e di Marwan che viene dalla Siria e attraverso la Tunisia arriva in Italia.
Per la parte strumentale, che corrisponde ad una fuga in avanti rispetto al punto di partenza, che è il sud di Bennato con le sue sonorità e le sue regole armoniche, semplici e circolari, si è avvalso della creatività di Stefano (Mujura) e di Ezio, oltre ad Erasmo ed Angelo, che lo seguono da anni.
Nell’ultimo brano, “Tarantella a sud di Mozart”, è presente l’ensemble vocale “Le voci del sud”, recentemente fondato per realizzare il concerto “Sinfonia per un Brigante” in onore di Carlo D’Angiò, che ha debuttato al San Carlo di Napoli la scorsa primavera.

EUGENIO BENNATO si aggiudica inoltre il Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito ventiduesima edizione per “DA CHE SUD È SUD” come progetto musicale e teatrale dell’anno. Il riconoscimento sarà ufficialmente consegnato a Eugenio Bennato il 28 ottobre al Teatro delle Rose di Piano di Sorrento durante una serata-evento.

Il video del singolo “No logic song”, diretto da Bruno Colella, ha per protagonista l’attrice Sonia Totaro nei panni di una donna in carriera che viaggia con un autista e che, conquistata dal ritmo musicale, viene colta dal “raptus” che è un tipico effetto della musica di taranta.

Newsletter


Guarda anche...

Cous Cous Fest

Annunciato il cast completo del Cous Cous Fest

Dieci spettacoli gratuiti sulla spiaggia di San Vito Lo Capo: Dargen D’Amico, Eugenio Bennato, Paola …