Cuoio di Toscana e Mario Bemer Firenze a Pitti 93


Cuoio di Toscana, consorzio leader nella produzione di cuoio da suola (con quote di mercato pari al 98% di quello italiano e oltre l’80% di quello europeo), torna a Pitti Immagine con un nuovo progetto a sostegno dell’alto artigianato italiano: sarà presentata giovedì 11 gennaio alle ore 20 al Teatro Odeon di Firenze (piazza Strozzi) una capsule collection di calzature firmate da Mario Bemer Firenze. Le scarpe sono totalmente personalizzabili grazie al configuratore virtuale, sviluppato dal marchio Bemer, che permette oltre 8mila combinazioni per personalizzare la scarpa, scegliendo tra modelli, materiali, cuciture e colori.

Le dieci creazioni, create in esclusiva per Cuoio di Toscana, saranno svelate al termine della serata di gala, con la possibilità di sperimentare in prima persona il configuratore, un avanzato software in grado di regalare l’emozione unica di veder apparire davanti ai propri occhi la scarpa così come la si desidera in ogni singolo dettaglio. La capsule collection è il primo dei nuovi progetti di Cuoio di Toscana a sostegno della filiera della calzatura di qualità, che saranno rivelati nei prossimi mesi.

La collaborazione tra Cuoio di Toscana e Mario Bemer Firenze nasce proprio in occasione della registrazione del cortometraggio CINQUE, fashion movie per la regia di To Guys e ideato da Michele Pecchioli di Aria Adv, presentato lo scorso ottobre alla 12/a Festa del Cinema di Roma e dedicato ai diversi mondi artigianali del Made in Italy, interpretati come cinque luoghi della mente e del saper fare.

Ad aprire la serata – esclusivamente su invito – giovedì 11 gennaio saranno un cocktail in galleria e la proiezione del cortometraggio, nel cui cast figurano Caterina Murino, brand ambassador per Cuoio di Toscana, lo chef Simone Rugiati, l’artista Francesco Tristano, i maestri della scarpa su misura Mario Bemer e Mattia Capezzani, l’attore Alessio Sardelli, il presidente di Assomoda Giulio Di Sabato e la giovanissima Kendra Finlay, oltre ai ballerini dell’Opus Ballet, compagnia diretta da Rosanna Brocanello. Le coreografie del corpo di ballo faranno da scenografia alla cena, che si svolgerà nella platea dell’Odeon allestito per l’occasione da un’apposita regia luci, dando vita a cinque quadri viventi, ispirati ai cinque contesti evocati dal film. Il cortometraggio prodotto da Cuoio di Toscana, infatti, è una celebrazione delle eccellenze italiane, un viaggio onirico che si snoda tra le botteghe artigiane, le lame dei barbieri e i fuochi della cucina, fino ai parchi naturali italiani, frutto di artigianalità e rispetto per l’ambiente.

“La capsule collection con Mario Bemer Firenze rappresenta la naturale prosecuzione di Cinque, all’interno di un progetto più ampio, che è quello di valorizzare la tradizione artigiana italiana e le eccellenze del nostro territorio, mettendo sotto i riflettori quello che normalmente si cela nei fashion show: dietro le scarpe e la moda prodotta dai più grandi stilisti al mondo, c’è un lavoro artigianale rimasto immutato nei secoli” dichiara il presidente di Cuoio di Toscana Antonio Quirici. “Oggi – prosegue – c’è molta più attenzione ai processi produttivi che portano alla realizzazione di un capo, c’è una costante ricerca della qualità. In questa collezione a firma Bemer e Cuoio di Toscana, la materia prima di altissimo livello si sposa con il massimo grado della tecnica: una collaborazione che racconta un territorio e una storia di cui siamo orgogliosi”.

Il marchio Mario Bemer Firenze è da poco stato inserito nel libro “The Italian Gentleman” di Hugo Jacomet, con le foto di Lyle Roblin, edito da Thames & Hudson, che propone il meglio di designer, sarti, stilisti e artigiani che per generazioni hanno definito la nozione stessa di stile italiano. Nel libro sono citati nomi importanti del Made in Italy (oltre alla Mario Bemer Firenze), ovvero Zegna, Berluti, Maison Corthay, Paolo Scafora, Norman Vilalta, Sartoria Dalcuore e alcuni esponenti del mondo sartoriale napoletano.

Dice Luca Nardini: “Jacomet ha evidenziato secondo il suo gusto i prodotti migliori qualitativamente e tecnicamente, fuori da logiche di moda fine a se stesse e effimere. Come parametro ha scelto qualità tecnica, stile e attenzione al dettaglio: siamo molto orgogliosi di essere stati scelti. Le scarpe – aggiunge in merito alla capsule presentata per Pitti – sono marchiate Cuoio di Toscana per rispettare la territorialità: noi siamo fautori non solo del Made in Italy ma possiamo dire del made in Tuscany e addirittura del Made in Florence, perché, al contrario di tante realtà, centralizziamo sempre di più la nostra produzione, avvicinandola al nostro contesto, per garantire un prodotto autentico. Il nostro configuratore, per cui ci sono voluti 8 mesi di lavoro, mostra un impatto reale di quello che sarà la scarpa che si desidera, perché la propone in maniera fotografica e non grafica. Diamo così massima elasticità al cliente che verrà a trovarci nel nostro atelier in via Maggio a Firenze, che può così personalizzare la propria calzatura in maniera unica, se pur partendo dalle nostre linee e dalla nostra idea di stile”.

Il marchio Bemer, dopo Pitti, volerà a febbraio in Florida e a New York, a aprile a Londra per la sfilata dei marchi più importanti della calzatura classica da uomo, e a maggio a Singapore. Tra i prossimi progetti, “Presenteremo una linea fresca, con colori e materiali innovativi, mantenendo però la costruzione evergreen e lo stile classico che da sempre ci contraddistingue, e due linee di sneakers, di cui una runner”.

Cuoio di Toscana è un cuoio da suola unico ottenuto con concia lenta al vegetale, un processo antico basato sull’utilizzo di tannini naturali ricavati dal legno di castagno, mimosa e quebracho. Il marchio nasce con l’obiettivo di farsi portavoce nel mondo del distretto conciario.

Le aziende che fanno parte del brand Cuoio di Toscana sono di Santa Croce sull’Arno (Bonistalli e Stefanelli Spa) e di San Miniato, località Ponte a Egola (Gruppo Conciario CMC International Spa, Conceria Gi-Elle-Emme Spa, Cuoificio Otello, Lamonti Cuoio Spa, Conceria 3S Srl e Volpi Concerie Srl).

Per ulteriori informazioni cuoioditoscana.it

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