Scomparsi: la serie in esclusiva su Crime+Investigation da domenica 14 gennaio


E’ il 22 giugno del 1983 quando Pietro Orlandi saluta per l’ultima volta sua sorella Emanuela. Da quel momento nessuna traccia e nessun indizio riusciranno a riportare a casa la ragazza, la cui sparizione misteriosa vedrà coinvolti magistrati, forze dell’ordine, uomini di chiesa ed esponenti della criminalità organizzata.

A cinquant’anni esatti dalla nascita di Emanuela, domenica 14 gennaio alle 21.00 Crime+Investigation (in esclusiva su Sky al canale 118) propone Scomparsi: Emanuela Orlandi: protagonista dello speciale è Pietro Orlandi che ricostruisce la scomparsa della sorella e le indagini che ne seguirono. Un racconto intenso e sofferto di un dramma che, a tanti anni di distanza, l’Italia non ha dimenticato.

Pietro non si è limitato però a ripercorrere la vicenda di Emanuela: ha deciso di viaggiare per l’Italia, incontrando i familiari e gli amici di persone che non hanno fatto più ritorno a casa, con l’attenzione di un investigatore ma anche la sensibilità di chi condivide lo stesso destino, le speranze e i rimpianti di coloro che, da anni, vivono come lui condannati alla pena di un’eterna attesa. Da martedì 23 gennaio alle 22.00 Pietro Orlandi presenta la serie Scomparsi: cinque sparizioni sepolte dal tempo negli archivi della giustizia italiana e che ora rivedranno finalmente la luce, restituendo agli scomparsi il diritto di esistere e a chi ancora li aspetta quello di non essere dimenticati.

Scomparsi è prodotta da B&B Film per A+E Networks Italia: il produttore è Raffaele Brunetti. La serie è diretta da Alessandra Bruno e scritta da Alessandro D’Ottavi e Lorenzo Brunetti, mentre lo speciale è scritto da Raffaele Brunetti, Piergiorgio Curzi e da Pietro Orlandi.

SCOMPARSI: GLI EPISODI

FEDERICA FARINELLA – È il 2 settembre del 2001 quando la giovane Federica Farinella svanisce nel nulla sotto gli occhi della famiglia, durante un pranzo di fine estate nella casa in campagna a Chiusano d’Asti. Solo pochi istanti di distrazione e della bellissima trentenne piemontese si perde qualunque traccia. La ricerca di Pietro Orlandi comincia proprio dal luogo di questa incredibile scomparsa: intorno a casa Farinella la vegetazione è selvaggia, il terreno scosceso, e ai parenti di Federica viene difficile credere che lei possa essersi allontanata spontaneamente indossando solo pantaloncini e infradito, senza portare con sé soldi e le immancabili sigarette. Eppure, attraverso i ricordi del padre Francesco, degli zii e della cugina di Federica, Pietro si trova davanti al ritratto di una ragazza nel quale si scontrano l’ambizione di lavorare nel mondo dello spettacolo e una grande fragilità emotiva, il legame morboso con una madre problematica e la mancata comprensione da parte degli altri.

EMANUELE ARCAMONE – Pietro Orlandi giunge a Ischia per mettersi sulle tracce di Emanuele Arcamone, ventitreenne scomparso l’8 maggio del 2013. Quel giorno Emanuele svuotò completamente la sua stanza a Napoli, tornò a casa dei suoi genitori e, dopo aver salutato in modo sfuggente sua madre, andò via, lasciando tutte le sue cose: vestiti, documenti, soldi e cellulare. Attraverso i ricordi raccolti dai genitori del ragazzo, Franco e Lucia, la sorella Filomena e gli amici di Emanuele, Pietro ricostruisce l’identità di un ragazzo brillante, sportivo, sensibile, intelligente, ma minato da una grandissima ansia da prestazione. A questa sua debolezza si uniscono, aggravandola, due lutti che colpiscono la famiglia Arcamone e un’amicizia importante che viene messa in discussione a causa di un presunto tradimento. Pietro incontra Giovanna, un’amica di Emanuele: lei rivela che, prima di svanire nel nulla, Emanuele si era avvicinato al Movimento Umanista nel tentativo di ritrovare se stesso. Partendo da questi indizi, Pietro prova a ipotizzare quali potrebbero essere le strade intraprese da Emanuele dopo la scomparsa, analizzando le piste e gli avvistamenti che negli anni si sono susseguiti.

DAVID FEDI – Il 29 maggio del 2008, alla vigilia di un’importante esposizione che avrebbe finalmente celebrato la sua arte, David Fedi sparisce senza lasciare apparentemente nessuna traccia. Il famoso artista e writer, conosciuto con lo pseudonimo di Zeb, fa visita a sua madre Piera e, salutandola, le dice “Forse è l’ultima volta che mi vedi”. La donna, abituata alle bizzarrie del figlio, non fa caso all’affermazione. Da quel momento, tuttavia, di David si perdono completamente le tracce. Pietro Orlandi va a Livorno e ripercorre la storia di David: le pungenti e sarcastiche frasi, che ha scritto sui muri e firmato col profilo di una maschera dal grande naso, hanno reso Zeb molto famoso, ma anche reso più complicata la possibilità, per lui, di ottenere un riconoscimento come pittore. Cosa si cela dietro a questa scomparsa? Si tratta forse di una messa in scena creata ad arte per attirare l’attenzione su di lui e guadagnare celebrità nel mondo dell’arte? Pietro cerca risposte attraverso le testimonianze della signora Piera e di Eva, la sorella di David, ma dei suoi amici e del gallerista Filippo Lotti. Il suo viaggio lo porterà a seguire una pista che coinvolge anche la città di Marsiglia, dove, qualche mese dopo la scomparsa, un ignoto giornalista dichiara di aver incontrato Zeb. Ma la verità è ancora lontana dall’essere svelata.

NICHOLAS RAVAIOLI – Il 17 giugno 2009, Nicholas Ravaioli è a casa con la febbre molto alta. Sua madre Anna è uscita per comprare delle medicine, lo ha lasciato sdraiato sul divano accanto alla nonna. Eppure, al rientro di Anna, Nicholas non c’è più e nessuno sa spiegare che fine abbia fatto. Pietro Orlandi si reca a Forlì per incontrare la famiglia Ravaioli e indagare sulla scomparsa di un ragazzo di soli 18 anni e dal vissuto già drammatico. Suo fratello Maicol gli confida che Nicolas già da adolescente era diventato schiavo di una tossicodipendenza molto grave, mentre Anna ripercorre con tragica lucidità la scoperta della tossicodipendenza del figlio. Nonno Ugo fatica ad accettare che il nipote rubasse dai suoi cassetti il denaro per comprare la droga. La zia Stefania, invece, è convinta che il ragazzo che ha visto in una macchina, accompagnato da un misterioso amico, un paio di mesi dopo la scomparsa, fosse proprio il nipote Nicholas. Ad accomunare tutti i familiari, e persino uno dei migliori amici di Nicholas, Marco, è il forte senso di colpa per non essere riusciti ad evitare questo incomprensibile finale ad una vicenda già di per sé dolorosa. Che fine ha fatto Nicholas? È andato via di casa per risolvere i suoi problemi di tossicodipendenza e rifarsi una vita lontano oppure è diventato vittima di qualcosa ancora più grave? Pietro cerca delle risposte a queste domande.

FABRIZIO CATALANO – Pietro Orlandi arriva a Collegno per indagare sulla misteriosa scomparsa di Fabrizio Catalano, 19 anni, avvenuta il 21 luglio del 2005 ad Assisi, dove il ragazzo si trovava per frequentare un corso di musicoterapia. La musica era la più grande passione di Fabrizio e la fede religiosa un impegno costante e sempre più serio. Sua madre Caterina, suo padre Ezio e il parroco del paese, Don Claudio, ritengono che solo una profonda ricerca spirituale possa aver spinto il ragazzo ad allontanarsi dai suoi affetti e incamminarsi sul Sentiero di San Francesco di Assisi, dove è stato visto per l’ultima volta pochi giorni dopo la scomparsa e dove, nei mesi successivi, sono stati ritrovati prima la sacca con gli effetti personali e poi l’inseparabile chitarra di Fabrizio. Caterina non ha mai smesso di cercare suo figlio, bussando alle porte di conventi, scrivendo numerosissime lettere ad istituti religiosi e ricevendo ben poche risposte. Caterina e Ezio sono persino entrati in contatto con misteriose sette mascherate da realtà religiose. L’incontro di Pietro con la coinquilina di Fabrizio ad Assisi getta una nuova luce sulla sua vicenda: è possibile che Fabrizio sia diventato vittima di una di queste sette o di sedicenti guru spirituali?

 

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