Tra la forza della mareggiata e l’inerzia di Regione Lazio e Comune di Roma, sparisce la spiaggia di Ostia Levante


L’erosione dell’arenile della costa a sud del Canale dei Pescatori di Ostia ha raggiunto livelli insostenibili, non solo ha aggredito le strutture degli stabilimenti balneari, tanto da limitarne pesantemente la fruibilità per la imminente stagione balneare, ma anche gli edifici di pertinenza demaniale e la stessa sede stradale. La situazione è così grave che, alla prossima mareggiata, si rischia il crollo della carreggiata del lungomare Lutazio Catulo.

“Tutto questo è ancora più pesante per l’indifferenza del Comune di Roma e del X Municipio, a cui la Legge Regionale sulla Difesa del Suolo affida la responsabilità della manutenzione dell’arenile – dichiara Rosella Pizzuti presidente del S.I.B. Lido di Roma – che più volte abbiamo sollecitato, evidenziando la gravissima situazione”.

“E’ altrettanto grave – rincara Ruggero Barbadoro presidente di FIBA – Confesercenti – visto che la Regione Lazio ha progettato, finanziato e appaltato un’opera di difesa già nel 2011, ma senza mai dare il via ai lavori”.

Non si tratta più di un evento accidentale, ma di negligenze gravi che minano il valore turistico del Lido di Roma ed il Patrimonio dello Stato. Stupisce che questo dramma sia ignorato dal dibattito politico, che dovrebbe interrogarsi sull’efficienza dell’Amministrazione.

La mancanza di dialogo con l’Amministrazione, che disconosce il ruolo positivo delle imprese balneari, nel garantire sviluppo ed occupazione anche al Lido di Roma, ci costringe a denunciare questo comportamento omissivo sino anche illegale.

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