Giornata della Memoria. Primo da “Se questo e’ un uomo” di Primo Levi al Pacta Salone di Milano


Nel filone degli spettacoli a tema civile presentati in questa stagione al PACTA SALONE, in occasione della Giornata della Memoria, va in scena in prima milanese dal 30 gennaio al 4 febbraio 2018, PRIMO, recital letterario da ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi con Jacob Olesen e la regia di Giovanni Calò, una produzione Teatro de Gli Incamminati.

«Nulla è più nostro. Ci hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci ascoltassero, non ci capirebbero». Il racconto inizia il 13 dicembre 1943, quando Primo Levi è arrestato dalla milizia Fascista e in seguito deportato nel campo Buna-Monowitz, vicino Auschwitz, dove sopravvive fino alla liberazione, avvenuta il 27 gennaio 1945. L’11 aprile del 1987 Primo Levi muore.

“A volte si trova la forza di sopravvivere per poter raccontare. Primo Levi è sopravvissuto per raccontare. Anch’io sento il bisogno di raccontare. – spiega il regista Giovanni Calo’ – La terribile realtà della sua testimonianza viene rappresentata con i colori dello stupore, della semplicità e, per quanto questo sia arduo, della leggerezza. E’ il mezzo per contagiare emotivamente lo spettatore, per guidarlo a una conclusione senza gridargliela nelle orecchie. Non si può dimenticare, non si deve”.

Le scenografie del recital letterario “Primo” sono tratte da alcune opere di Eva Fischer, pittrice jugoslava testimone diretta della Shoah, ma anche della rinascita artistico-culturale dell’Italia entrando, a guerra finita, a far parte del gruppo degli artisti di Via Margutta a Roma con i quali strinse un’indelebile amicizia. Dopo Roma si trasferì a Parigi divenendo amica devota di Marc Chagall, poi Madrid, Londra, Israele e gli USA. Ricordata per la sua bravura e il suo coraggio Eva Fischer si è spenta a Roma il 7 luglio 2015.

Jacob Olesen è presente sulle scene italiane ed estere da oltre 30 anni. La sua lunga e ricca carriera artistica affonda le radici in Svezia, suo paese di origine, dove frequenta nel 1978-79 la “Clownskolan”, di Stockholm e prosegue a Parigi dove nel 1979-81 si forma all’Ècole “Jacques Lecoq”. A Roma dove abita da 23 anni, consegue il diploma di insegnante del “Metodo Feldenkrais” nel 2002. L’abilità di parlare sei lingue, Italiano, Inglese, Tedesco, Danese e Svedese, gli ha reso possibile recitare in tutta Europa, in Nord Africa, Sud America, Asia e in numerosi film e cortometraggi. In teatro ha presentato molti spettacoli di successo in cui oltre che attore protagonista o coprotagonista è stato anche autore e regista. Nella radio e in televisione ha scritto e recitato in numerosi programmi nelle diverse reti.

Giovanni Calo’ Attore e regista. Laureato al DAMS di Bologna e diplomato all’Ecole Internationale de Théatre “Jacques Lecoq” a Parigi, ha studiato Acrobazia e Clown con Pierre Byland di cui è stato anche assistente. Comincia la sua attività di attore verso la metà degli anni ’70 e da allora lavora con numerose compagnie private tra cui Pagliai-Gassman, Lello Arena, Parole & Cose di Roma, Donati&Olesen, Teatro Arsenale di Milano, Centre d’Art Dramatique di Orleans e la Compagnie des Petites Heures di Parigi. Recita per i maggiori teatri stabili italiani come il Teatro Stabile di Genova, il Teatro Due di Parma, il Teatro Stabile dell’Aquila, il Teatro Stabile del Veneto e, in Francia, con il Théatre National de Chaillot e l’Opera Comique di Parigi. Lavora con alcuni dei registi protagonisti della scena italiana ed europea come Benno Besson, Gigi Dall’Aglio, Jerzy Stuhr, Marco Sciaccaluga, Luca De Fusco, Marina Spreafico, Kuniaki Ida, Lluis Pasqual, Dan Jemmett e Robert Sandoz. Ha curato la regia di alcuni spettacoli della Compagnia Donati & Olesen e di altre compagnie mettendo in scena testi di Ionesco, Beckett, Mamet.

PACTA SALONE

Dal 30 gennaio al 4 febbraio 2018

PRIMO prima milanese

Recital letterario da ‘Se questo è un uomo’ di Primo Levi

Adattamento di Giovanni Calò e Jacob Olesen

con Jacob Olesen

musiche originali Massimo Fedeli

scene Antonio Belardi

disegno luci Luca Febbraro

soggetti della scenografia tratti da opere di Eva Fischer

regia Giovanni Calò

produzione Teatro de Gli Incamminati

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