Oscar 2018: l’Italia sogna con Luca Guadagnino


La notte degli Oscar 2018, si annuncia ad alto tasso di suspense. Raramente negli ultimi anni si è arrivati alla cerimonia senza un vincitore annunciato. C’e’ un film che ha collezionato ben 13 nomination (‘La forma dell’acqua’ di Guillermo Del Toro) e un altro che punta deciso ad almeno tre Oscar ‘pesanti’ dopo la notte dei Golden Globe (e dei Bafta): ‘Tre manifesti a Ebbing, Missouri’, che appare favorito come miglior film, migliore attrice protagonista Frances McDormand e miglior attore non protagonista Sam Rockwell.

‘Chiamami con il tuo nome’ di Luca Guadagnino è candidato a 4 premi Oscar: miglior film, attore protagonista (Timothe’e Chalamet), canzone (‘Mystery of Love’ scritta, cantata e prodotta da Sufjan Stevens) e sceneggiatura non originale. Quattro nomination importanti che possono tradursi, secondo esperti e bookmaker, in almeno un Oscar. La sceneggiatura non originale del film firmata da James Ivory è data come favoritissima alla vittoria finale e potrebbe valere una statuetta al regista e sceneggiatore statunitense. Ma sarebbe una vittoria solo sua? In realtà la sceneggiatura ha un autore dichiarato e un ‘rifinitore’ occulto. Il primo è James Ivory, che ha trascorso circa nove mesi nel 2014 a lavorare sulla sceneggiatura del romanzo di Andrè Aciman. Il secondo è il regista Luca Guadagnino, che ha lavorato con Ivory quando si pensava che avrebbero diretto il film a quattro mani e ha raccontato di aver “iniziato a realizzare la sceneggiatura nella casa di Ivory in campagna, non come un lavoro, ma per il piacere di stare insieme a Crema al mio tavolo della cucina e a volte a New York”.

Se James Ivory è la penna, essendo l’autore della sceneggiatura, Guadagnino è la forbice. Nel rivedere la bozza della sceneggiatura scritta dal collega, infatti, il regista italiano ha eliminato numerose immagini e scene, soprattutto di nudità. A tal proposito ha dichiarato che la versione di Ivory sarebbe stata probabilmente “un film molto più costoso e diverso” e che in realtà non avrebbe potuto essere realizzato a causa delle “realtà di mercato”. La sceneggiatura scritta dal regista statunitense è stata approvata dall’autore del libro, Andrè Aciman, che ha definito l’adattamento “diretto, reale e persuasivo”. La sceneggiatura completa, inoltre, è stata fondamentale per assicurarsi i finanziamenti per la produzione del film.

Il film è una produzione all’80% italiana, oltre 3 milioni euro è il costo italiano; due milioni di euro sono stati stanziati dal ministero dei Beni e delle attivita’ culturali e del turismo mentre più di un milione di euro arrivano da altri contributi pubblici. Tra i finanziatori internazionali c’erano le case di produzione La Cinè facture (Francia); Frenesy Film Company (Italia, di proprietà di Guadagnino); RT Features (Brasile) e Water’s End Productions (Stati Uniti). Da segnalare infine che nel 2016, dopo aver abbandonato il progetto di dirigere il film assieme a Luca Guadagnino, James Ivory ha venduto i diritti della sceneggiatura alla compagnia del regista italiano.

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