Emma in concerto al Mandela Forum di Firenze

foto di Kat Irlin

Più evoluta, matura e consapevole, con un disco che mette la musica al centro, senza paura di confrontarsi con un sound internazionale e un nuovo linguaggio vocale, che definisce appieno la sua attuale personalità.

Emma approda mercoledì 23 maggio al Mandela Forum di Firenze (ore 21 – biglietti posti numerati: da 56,52 a 34,78 euro; parterre in piedi 30,44 euro – prevendite nei punti www.boxofficetoscana.it/punti-vendita tel. 055.210804 e online su www.ticketone.it tel. 892.101 – info tel. 055.667566 – www.bitconcerti.it – www.fepgroup.it) sulle ali del nuovo album “Essere qui”, undici tracce che mostrano una femminilità concreta, carnale e ottimista. Senza però perdere il senso della realtà. Essere qui Tour di Emma è prodotto e organizzato da F&P Group.

Intanto è uscito “Effetto domino”, il nuovo singolo di Emma dall’album “Essere qui”, dopo “L’isola”: il brano, ricco di sensualità con un ritmo tra rock, pop e elettronica, arriva nella settimana in cui l’album” è stato certificato disco d’oro.

Dalle luci dei riflettori alla luce del sole. “Essere qui” è un po’ questo: dopo molti anni di attività senza sosta, Emma si è fermata per riflettere, si è guardata attorno e poi ha cancellato dalla sua musica ogni cono d’ombra.

Si capisce bene da queste undici canzoni nelle quali racconta chi è stata, chi è oggi davvero e chi sarà per sempre. L’abbiamo capito dalle premesse del singolo “L’Isola”, dove nei suoni e nella vocalità si è mostrata radiosa e moderna senza scendere a patti con le banalità o con le mode del momento. Non sa tradire se stessa.

Durante la creazione di un album ogni artista cerca qualcosa di nuovo da dire, una ricetta prestigiosa, una rampa di lancio. Emma ha ricercato la sua serenità. Dopo averla ritrovata, in “Essere qui” la canta a modo suo. Non è un caso che in questo album sia citato trenta volte l’amore e solo una il dolore.

Il modo per raccontarsi è quello di sempre, quello che ha reso Emmanuela Marrone, Emma: uno dei nomi della musica italiana più vicini al cuore delle donne. Si capisce nel brano “Le ragazze come me”, ma la profondità del mondo femminile si ritrova per accenni più o meno espliciti in ogni angolo del suo “Essere qui”.

È un disco (scritto e realizzato da tante donne come Amara e Alessandra Naskà) che mostra una femminilità non supereroica e caricaturale, ma concreta, carnale, riottosa e ottimista. Senza però perdere il senso della realtà. È intensa dal parlato fino allo sfogo più vigoroso, lei è forte anche quando si mostra fragile.

Per questo progetto Emma è di nuovo responsabile della produzione artistica ma è meno presente come autrice rispetto ad “Adesso” di fine 2015. L’eccezione è in “Sorrido lo stesso”, scritta con Alessandra Flora e Giovanni Caccamo. Se non conoscete bene Emma, è importante ascoltarla perché è una sua canzone manifesto.

Per il resto del disco si è affidata alle persone che l’hanno accompagnata in questi anni di carriera: tra gli altri, sentirete il ritorno di Roberto Casalino (co-autore nel 2011 di “Cercavo amore” e della bellissima “Cullami”), Roberto Angelini (autore di «Calore», e che nel nuovo disco torna tra gli autori de “L’isola”) Giulia Anania (ha scritto per lei “Tra passione e lacrime”), Giuliano Sangiorgi (ha scritto nel 2015 “Facciamola più semplice”), Dario Faini e Nicco Verrienti.

Leggendo la lista degli autori ci sono anche tante novità che fanno capo alle più brillanti e riconoscibili penne della musica italiana (da Davide Petrella a Davide Simonetta, passando per Federica Abbate). Emma si mette in «cordata» con tutti loro e con la sua impronta profonda rende la tracklist davvero omogenea: niente è olografico e tutto fa parte di una storia che le appartiene. Basta ascoltare “Malelingue” o “Le cose che penso” per trovare assoluta aderenza alla sua persona.

Oggi Emma in “Essere qui” rinnova quel patto di costante presenza nella vita dei suoi ascoltatori facendo quello che sa fare bene: cantare l’amore e la vita, questa volta nel modo più limpido e luminoso che abbiate mai ascoltato dalla sua voce. Se ci fossero dubbi, è sufficiente ascoltare la fine di “Coraggio”, accompagnata solo da un pianoforte, dove vocalizza per quasi due minuti senza l’uso di parole.

“Sarò libera” cantava. Oggi è libera.

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