Intervista a Simone Da Pra


Dal 30 marzo sarà in radio e disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming “Passerà”, il nuovo singolo di Simone Da Pra.

“Passerà” scritto interamente dallo stesso Simone Da Pra, è un brano in grado di coinvolgere completamente chiunque lo ascolti e condurlo lungo un viaggio di riflessione e consapevolezza sulle difficoltà quotidiane della vita. Attraverso un testo forte e diretto, l’artista invita a non perdere mai le speranze e la forza di ricominciare a vivere e sognare.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Simone Da Pra per saperne di più sul nuovo singolo “Passerà” prodotto da Big Fish e Marco Zangirolami. Ecco cosa ci ha raccontato in questa intervista.

Ciao Simone e benvenuto sulle pagine di Radio Web Italia! Prima di tutto parliamo un po’ di te. Come ti sei avvicinato alla musica?
La musica mi è sempre piaciuta, fin da bambino. A 6 anni con mio nonno, che era un gran fanatico di calcio, cantavo “notti magiche” della Nannini e Bennato; tutt’ora il ricordo è magico davvero. Cantavo gli 883 in macchina con mia mamma, cantavo come un bambino che non ha pensieri e che si lascia coinvolgere da ciò che c’è di bello intorno a lui.
Crescendo mi sono avvicinato piu seriamente al mondo della musica ascoltando prima i Sottotono e gli Articolo 31 e, successivamente, Fabri Fibra che è senza dubbio l’artista che ha segnato la mia adolescenza. Volevo a tutti i costi essere lui. Oddio, non avrei ai creduto di arrivare ad ammetterlo.  🙂

Debutti nell’ambiente del rap italiano nel 2006 con il disco “Vita Di Ragazzi Di Oggi”. Dal tuo esordio ad oggi come sei cambiato?
Ho solo 30 anni ma spesso ho come l’impressione di aver vissuto più vite. Inizialmente grazie alla mia musica sono riuscito ad evadere dal mondo reale, costruendo castelli di sabbia che per vari anni mi hanno portato (quantomeno all’apparenza) a stare bene ma poi improvvisamente ha iniziato a crollarmi il mondo addosso. Non mi ritrovavo più in quel personaggio che mi ero creato per evadere da tutto e tutti e, per l’ennesima volta, mi sono ritrovato ad un bivio: voltare pagina (anzi, chiudere il libro) e iniziare a fare musica mettendo me stesso al centro del mio mondo. Detta cosi è molto riduttiva come cosa ma la verità è che senza vergogna mi sono spogliato di tutto e ho iniziato finalmente ad accettarmi per quello che sono: Simone Da Pra.

Nel 2010 pubblichi “CabaRap”. L’ album vede la collaborazione con Linus e Nicola Savino. Ci puoi raccontare qualcosa di questa esperienza?
In quel periodo scrivevo e registravo tutti i giorni, avevo del tempo libero e l’occupavo facendo ciò che mi piaceva. Mandavo demo, provini e jingle a tutta la galassia tra cui Radio Deejay. Non mi rispondeva mai nessuno. E io cosa ho fatto? Ovviamente ho insistito. Ed ecco che un giorno degli amici mi dicono: “Ti ho sentito su Radio Deejay!”. Non ci credevo ma era davvero cos. Da quel giorno un jingle venne trasmesso nella trasmissione di Linus e Nicola ed io ero il ragazzino più felice del mondo. Nel disco a cui sto lavorando ho inserito la traccia con un loro parlato a farmi da intro e outro.

Nel 2013 hai collaborato con artisti del calibro di Ensi, Raige e Mondo Marcio. Queste collaborazioni quanto hanno influito sul tuo stile?
Amavo follemente il rap a quei tempi quindi collaborare con loro è stata una gran soddisfazione essendo prima di tutto un loro fan ma c’è da dire che quello è stato anche il mio ultimo disco prima di “battere forte la testa” e rendermi conto che quel mondo non mi apparteneva piú. Non hanno influito per niente sul mio stile ma mi hanno aiutato molto nella mia crescita artistica personale.

Dal 30 marzo in radio “Passerà”, il nuovo singolo. Sappiamo che il brano è nato in un momento difficile per te. Ce ne vuoi parlare.
Sono caduto molte volte in questa vita e mi sono sempre rialzato una volta in più. ln quel periodo credevo davvero di non farcela, ci sono stati mesi in cui vedevo la fine. Avevo perso ogni motivazione e di conseguenza ero arrivato a non mangiare più, facevo un pasto a settimana, scomparivo velocemente in mezzo all’indifferenza di molti. Spero questo singolo lanci un messaggio a chi sta passando brutti momenti, indipendentemente dal motivo. La speranza non è cosa da perdere e purtroppo sento sempre più giovani tra i miei fan che mi parlano di problemi, problemi che a volte diventano malattie. Io raccontandomi ho aiutato me stesso, spero la mia musica aiuti altri.

Il nuovo singolo è prodotto da Big Fish e Marco Zangirolami. Come sono nate queste collaborazioni?
Sono fan di Fish fin dalla culla, Marco invece lo scopro più avanti nelle produzioni di Fibra quindi per me sono entrambi dei pilastri della musica da moltissimo tempo. Lavorare con le persone che stimi è la cosa più bella del mondo. Ho sempre trovato quello che ricercavo e credo questo sia dovuto semplicemente ai sacrifici che ho fatto. Nasco in un paese di montagna lontano da qualsiasi cosa come Heidi, non ho contatti nel mondo della musica ne un grande talento; eppure un bel giorno arrivo a Milano e mi siedo davanti a Fish a parlare del mio progetto e ad ascoltare i miei provini.
Nella vita devi crederci e tutto poi si avvera. Tutto nasce facendolo.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
In quest’ultimo anno la mia vita è cambiata, per sempre. Ho perso mio nonno che era l’epicentro del mio tutto, mi ha cresciuto e protetto da tutto trattandomi meglio di un figlio fin dalla scomparsa di mia madre. Non ho impegni per il futuro, voglio godermi ogni attimo, voglio fare musica e stare bene con me stesso e con gli altri.

Grazie per essere stato nostro ospite. Lascio a te l’ultima parola per lanciare un messaggio ai nostri lettori.
Grazie a voi per l’invito, date un ascolto al nuovo singolo e sopratutto fatemi sapere cosa ne pensate, in un mondo in cui nessuno parla più con nessuno l’interazione è il futuro.

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