Intervista alla cantautrice milanese LENE

Foto di Massimo Volta

“Domani È Un Altro Giorno” è il nuovo singolo della cantautrice milanese LENE, attualmente in rotazione radiofonica e disponibile in digital download e su tutte le principali piattaforme streaming.  La canzone scritta e composta da Lene insieme a Theo Querel, parla di contrasti, in particolare del contrasto tra i sogni di quando si era ragazzini e la realtà quotidiana di oggi. L’artista infatti ha scritto questo brano pensando a se stessa, ma soprattutto a tanti suoi amici e coetanei: persone che da piccole hanno sognato altro, addirittura studiato altro e che invece tornano a casa del tutto spersonalizzate perché non si riconoscono più in quello che fanno.

«Il contrasto più forte è che, sia nelle scene con il cielo assolato in cui ballo sul tetto di una casa del centro di Milano sia in quelle dove corro e salto in una discarica della estrema periferia sotto la pioggia, sono sempre sorridente – dice Lene – Non sono luoghi dove ci sia molto da gioire, non lo è neppure il tetto, se si vuole cogliere la suggestione che mi ha portata lì! Le scene di vita quotidiana poi servono a ricordare che in fondo stiamo parlando proprio di una situazione tristemente quotidiana. Inoltre un altro aspetto notevole del video è il fatto che nonostante si stia filmando un’intera città, non appare nessun altro essere umano all’infuori di me. Adoro il fatto che si sia riusciti a rendere questo senso di epica solitudine».

Leggi qui l’intervista di Radio Web Italia alla cantautrice LENE. Buona lettura!

Ciao Lene e benvenuta sulle pagine di Radio Web Italia. Prima di tutto parliamo un po’ di te. Quando e come è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica è nata anni fa, quando ero molto piccola, grazie a mio padre, grande amante della musica, che mi faceva ascoltare tanti dischi, tra cui Beatles, Tears for fears, Genesis. Insomma sono cresciuta con la musica inglese.

Lene all’anagrafe Elena Ruscitto. Come è nata l’idea di questo nome d’arte?
Un bassista con cui suonavo mi chiamava sempre Lene e allora quando ho iniziato a fare musica inedita mi è venuto quasi spontaneo usare questo nome, che somiglia al mio, è corto, veloce e immediato… insomma mi piace!

Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Sono tanti. Prima di tutto i Beatles. Poi ho avuto un lungo periodo jazz/blues in cui mi sono appassionata ad artisti come Billie Holiday e Chet Baker. Ultimamente mi piace il pop moderno internazionale di Sia e Lana del Rey. Credo di avere letteralmente consumato “Born to die” di Lana del Rey nel mio lettore cd in macchina appena è uscito.

Hai partecipato alla seconda edizione di “X Factor” con il trio vocale Sisters Of Soul. Cosa ti ha lasciato di positivo ma anche di negativo questa esperienza?
X Factor, come dico sempre, è stata un’esperienza di vita più che musicale. È stata sicuramente un’esperienza che mi ha fatto crescere e prendere consapevolezza del mondo, anche se quello non è propriamente un mondo “reale”. Quando vai in televisione è come se entrassi in una realtà parallela; fuori da lì la vita va avanti ma tu non te ne accorgi nemmeno. Però una cosa devo dirla: ad X Factor ho imparato a stare su un palco e soprattutto a camminare sui tacchi! Questo non è poco, per un’imbranata come me!

Sappiamo che nell’ agosto 2017 hai aperto il concerto di Marina Rei a Vasto. Puoi raccontarci le tue emozioni?
È stato molto bello suonare al Palazzo d’Avalos perché io a Vasto ci vado in vacanza da quando ero bambina e andavo sempre a vedere i concerti in questa splendida location. Ci ho visto dei concerti bellissimi. Essere io stessa su quel palco è stato realizzare un piccolo sogno nel cassetto!

C’è un artista con cui ti piacerebbe collaborare in futuro? Perché?
Mi piacerebbe collaborare con Sia, perché credo che oggi sia la più grande in assoluto a livello mondiale…ma forse sono un po’ troppo megalomane! Tra gli artisti italiani, invece, mi piacerebbe provare a scrivere un brano con Calcutta… chissà cosa verrebbe fuori!

Da venerdì 11 maggio in radio “Domani è un altro giorno”, il nuovo singolo. Com’è nato questo pezzo?
Questo pezzo è nato dalla realtà quotidiana e dalla voglia di fare ironia su una situazione, diciamocelo, un po’ drammatica. Più che a me stessa, mi sono ispirata alla mia cerchia di amici, alle persone che vedo quotidianamente, che hanno studiato completamente altro rispetto ai ruoli che oggi ricoprono e che guardando davanti a sé riescono a vedere solo incertezza.

Quali saranno i tuoi prossimi impegni?
Ho in programma di fare uscire un EP in autunno e un album l’anno prossimo.

Grazie per la tua disponibilità. Lascio a te l’ultima parola per lanciare un messaggio ai nostri lettori!
Io ringrazio te, Barbara, e anche Radio Web Italia per avermi dato questa possibilità. Il messaggio che posso lasciare a tutti coloro che siano in una situazione come quella descritta dal mio pezzo è di non demordere mai, che prima o poi le cose cambieranno (si spera) e ogni tanto di farsi una risata ascoltando “Domani è un altro giorno”. Alla fine, l’autoironia è la cura migliore contro la depressione!

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