The Wife – Vivere nell’ombra con Glenn Close e Jonathan Pryce. Da ottobre al cinema


Dietro ogni grande uomo, c’è sempre una grande donna. Joan Castleman (Glenn Close) è una donna estremamente intelligente e ancora molto bella, la perfetta moglie devota. Quarant’anni passati a sacrificare il suo talento, i suoi sogni e le sue ambizioni per incoraggiare e sostenere la carriera letteraria del carismatico marito Joe (Jonathan Pryce), sopportando e giustificando con pazienza le sue numerose scappatelle. Un tacito patto su cui è stato basato il loro matrimonio fatto di compromessi che la sola Joan deve sopportare. Ma dopo tanti anni ha finalmente raggiunto il punto di rottura. Alla vigilia del Premio Nobel, conferito a Joe per la sua apprezzata produzione letteraria, Joan si trova a confrontarsi con il più grande sacrificio della sua vita.

THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA è un viaggio toccante ed emozionante, una celebrazione della donna, dell’autodeterminazione e del riscatto.

Diretto dal vincitore dell’Orso d’Argento a Berlino, Björn Runge, THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA è l’adattamento della sceneggiatrice Jane Anderson dell’omonimo romanzo di Meg Wolitzer ed è interpretato da Glenn Close, Jonathan Pryce, Christian Slater, Max Irons, Harry Lloyd e Annie Starke.

Il film è prodotto da Claudia Bluemhuber della Silver Reel, Meta Louise Foldager Sørensen della Meta Film, Rosalie Swedlin della Anonymous Content, Piers Tempest e Jo Bamford della Tempo Productions e coprodotto da Piodor Gustafsson della Spark Film & TV.

Le vendite internazionali sono gestite dalla Embankment Films, con CAA e WME in qualità di partner per i diritti di distribuzione negli Stati Uniti acquisiti dalla Sony Pictures Classics.

Il film è stato finanziato da Embankment Films, Silver Reel, Creative Scotland, Film Väst, Chimney, Swedish Film Institute, SF Studios e SVT.

THE WIFE – VIVERE NELL’OMBRA ha debuttato in anteprima mondiale al Toronto International Film Festival a settembre 2017.

NOTA DEL REGISTA“Per me, questo film è come la musica; il modo in cui Glenn Close e Jonathan Pryce recitano mi fa pensare a due strumenti solisti che suonano insieme. Durante il montaggio è stato impossibile per me separare la storia dalla loro interpretazione, avevano la capacità di incorporare la sceneggiatura nella loro recitazione in un modo profondamente affascinante. Non è solo una storia plot-driven, basata sulla trama.
La mia ambizione come regista è trovare il modo di lasciare liberi gli attori. Si tratta di trovare la musica della sceneggiatura, di lasciarla oscillare. Nella migliore delle ipotesi, il pubblico condividerà lo “swing” durante i momenti salienti del film”. Björn Runge

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