Ariano Folkfestival: i 47 Soul sul palco il 17 agosto. Elettronica che parla di libertà come non l’avete mai sentita


Il 17 Agosto ad Ariano Folkfestival arriva una delle scoperte musicali più interessanti in programma: i 47Soul. Formatesi in Giordania 5 anni fa, hanno creato un genere tutto loro. Si chiama “Shamstep” (è anche il nome del loro EP di debutto), capace di fondere ritmi elettronici e suoni mediorientali alla debka, la musica e danza tradizionale palestinese di strada, unendovi stralci di hip hop e reggae.

Il loro singolo di debutto “Intro to Shamstep” sfiora i 7 milioni di visualizzazioni (https://www.youtube.com/watch?v=e0aPuIpOAoc) e in poco tempo sono diventati un gruppo cult. “Semplicemente impressionanti dal vivo”, per usare le parole del The Guardian. “Testi in

inglese e arabo politicizzati e un suono iper-energetico. Da tenere assolutamente sott’occhio”: il giudizio di Rolling Stone Italia.

Scrivono e si esibiscono per parlare di libertà, siano questi nuovi stili di danza o l’abbattimento dei check point di frontiera.

Il loro nuovo album è “Balfron Promise”, uscito il 2 febbraio di quest’anno. Negli ultimi due anni la band ha vissuto a Londra e risiede temporaneamente a Balfron Tower, zona di alloggi sociali nell’East End di Londra. Recentemente, in seguito alla nuova proprietà, gli storici inquilini sono stati sfrattati per lasciare le residenze a padroni di casa più facoltosi e remunerativi. Un evento che ha influenzato la nascita e lo sviluppo dell’album: guardare i loro vicini sfrattati da un luogo che consideravano casa ha riacceso in loro sentimenti conosciuti. “Balfron Promise” nasce da qui, ma è anche un cenno alla Dichiarazione Balfour (siglato nel 1917, è il documento ufficiale della politica del governo britannico in merito alla spartizione dell’Impero Ottomano all’indomani della prima guerra mondiale).

Al di là delle loro influenza musicali, i 47SOUL sono rinomati per l’impegno sociale. Il nome stesso della band è un’allusione all’occupazione della Palestina. I loro testi raccontano spesso storie di oppressione e gli sforzi di persone normali per combatterlo, non solo in Medio Oriente ma in tutto il mondo.

Oltre 350 artisti in 23 anni, più di 1000 ore di musica, 36 nazioni invitate sul palco, 20.000 presenze in ogni edizione, 10 aree collaterali. Questi i numeri di Ariano Folkfestival, tra i più interessanti appuntamenti europei dedicati alla world music, che torna dal 15 al 19 agosto firmando la sua XXIII edizione ad Ariano Irpino (Avellino, Campania).

In cartellone anche i Mauskovic Dance Band (Olanda), che danno il via alla manifestazione il 15 agosto con Dj Grissino, seguiti il 16 da Sanseverino & Lionel Suarez Quartet (Francia), Altin Gün (Turchia), e i Dubioza Kolectiv (Bosnia). Il 17 agosto è la volta dei 47Soul (Palestina), Soviet Supreme (Francia) e il dj set di Omar Emile (Francia). Il 18 arrivano gli Ifriqyya Electrique (Tunisia-Francia-Italia), mentre sul main stage salgono Lalala Napoli (Francia), Gentleman’s Dub Club (Uk) e Sol Pereyra & Dj Karim. Chiudono il festival il 19 agosto la regina Calypso Rose (Trinidad & Tobago) per l’unica data italiana; la Bandabardò (Italia), dj Panko+Jordi (Spagna); mentre la sera i riflettori sono sullo stile club di New York con Nickodemus e Nappy G.

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