Mark Knopfler ha annnuciato la cancellazione di tutti i concerti previsti in Russia per protestare contro la campagna di controllo delle Ong – tra cui Amnesty International e Human Rights Watch – lanciata dal Cremlino.
“Mi è sempre piaciuto suonare in Russia e ho un grande affetto per questo Paese e il suo popolo, spero che il clima attuale sia destinato a cambiare presto”, ha spiegato l’ex leader dei Dire Straits.
Il rappresentante della Presidenza russa per la cooperazione culturale internazionale, Mikhail Shvydkoy, si è limitato a sottolineare che ogni artista è libero di fare quel che gli pare; assai più critico il presidente della Commissione Esteri della Duma, Alexey Pushkov, che ha definito “ipocrita” la decisione. Infine, per lo scrittore e oppositore Eduard Limonov l’annuncio di Knopfler non avrà “alcuna ripercussione”: “Si fosse trattato di Mick Jagger o Madonna, sarebbe stato più convincente”.
Le autorità russe, in seguito a una legge del 2012 che obbliga le ong finanziate dall’estero e che svolgano attività di tipo politico a iscriversi su uno speciale registro come “agenti stranieri”, hanno avviato una campagna di verifica; per chi contravvenga al provvedimento è prevista una pena carceraria fino a due anni.
(fonte Afp)