Eric Clapton & Friends
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Eric Clapton and Friends: The Breeze, An Appreciation of JJ Cale, da domani in tutti i negozi


Sarà disponibile da domani in tutti i negozi “Eric Clapton & Friends: The Breeze, An Appreciation of JJ Cale”, l’album voluto da Eric Clapton per onorare la figura e l’eredità lasciata da JJ Cale ad un anno di distanza dalla scomparsa. L’album, disponibile da oggi in digitale, è già nella Top10 di iTunes Italia.

Clapton ha spesso dichiarato che JJ Cale è una delle figure più importanti e più influenti della storia del rock, un sentimento condiviso da molti altri musicisti, artisti vicini a Clapton e a JJ Cale chiamati da Slowhand per registrare questo album.

“Eric Clapton & Friends: The Breeze, An Appreciation of JJ Cale”, prodotto da Eric Clapton e Simon Climie, contiene registrazioni di Clapton, Mark Knopfler, John Mayer, Willie Nelson, Tom Petty, Derek Trucks e Don White, insieme per riportare al pubblico 16 dei tanti meravigliosi brani di JJ Cale tra cui il singolo scelto per dare il titolo a questa raccolta, “Call me The Breeze”, canzone del 1972 accompagnata per questa occasione da un lyric video.

Questa la tracklist completa del disco già disponibile in preordine su iTunes:
1. Call Me The Breeze (Vocals Eric Clapton)
2. Rock And Roll Records (Vocals Eric Clapton & Tom Petty)
3. Someday (Vocals Mark Knopfler)
4. Lies (Vocals John Mayer & Eric Clapton)
5. Sensitive Kind (Vocals Don White)
6. Cajun Moon (Vocals Eric Clapton)
7. Magnolia (Vocals John Mayer)
8. I Got The Same Old Blues (Vocals Tom Petty & Eric Clapton)
9. Songbird (Vocals Willie Nelson & Eric Clapton)
10. Since You Said Goodbye (Vocals Eric Clapton)
11. I’ll Be There (If You Ever Want Me) (Vocals Don White & Eric Clapton)
12. The Old Man And Me (Vocals Tom Petty)
13. Train To Nowhere (Vocals Mark Knopfler, Don White & Eric Clapton)
14. Starbound (Vocals Willie Nelson)
15. Don’t Wait (Vocals Eric Clapton & John Mayer)
16. Crying Eyes (Vocals Eric Clapton & Christine Lakeland)

“Vorrei che le persone entrassero nel mondo di JJ Cale, questo è il punto. Sono solo il messaggero, ho sempre saputo che questo era il mio lavoro. Cerco di interpretare le cose in modo che possano raggiungere un pubblico sempre più vasto o almeno un pubblico fatto di persone che vogliano ascoltare quello che faccio” racconta Clapton.

Dopo anni di ammirazione nei confronti del lavoro di JJ Cale e le cover di canzoni come “After Midnight” e “Cocaine”, Clapton ha collaborato con Cale per la prima volta nella sua carriera nel 2006 per l’album “Road to Escondido”. In quella occasione Clapton raccontava: “Questa è la realizzazione di quella che è forse la mia più grande ambizione, lavorare con un uomo la cui musica mi ha ispirato più di quanto io possa ricordare”.

La musica di JJ Cale è sempre stata impossibile da racchiudere in una categoria per le numerose influenze da cui era pervasa, blues, rock, country e folk, un suono ibrido che ha a sua volta influenzato una lunga lista di artisti.
Cale era conosciuto per essere un uomo solitario, era la sua musica a parlare per lui e non è mai diventato famoso nel senso più tradizionale del termine. Ha sempre preferito rifuggire dalle luci della ribalta per condurre una vita semplice basata sulla sua musica. Assurdo pensare che in questo modo, lavorando solo sulla sua musica, è diventato una leggenda della chitarra.

Cale, cresciuto a Tulsa, Oklahoma, ha raccolto da Chet Atkins, Les Paul e Chuck Berry alcune delle sue prime influenze. Spesso diceva “più cercavo di imitarli e più me ne allontanavo, così ho trovato il mio mondo”.
JJ Cale iniziò a suonare nei locali di Tulsa agli inizi degli anni ‘50 circondato da artisti della zona come David Gates (Bread) e Leon Russell. Registrò nella metà degli anni ‘60, una volta arrivato a Los Angeles, il brano “After Midnight”.

Dopo una carriera come chitarrista in bend come i Yardbirds, Cream e Blind Faith, Clapton intraprese la carriera solista negli anni ‘70 con un album che portava semplicemente i suo nome. Un comune amico, Delaney Bramlett, diede a Clapton una copia di “After Midnight” e Clapton decise di registrarne una sua versione come primo singolo del suo album. La canzone ottenne un grande successo e Clapton elogiò il lavoro di Cale promuovendone l’album. Cale, che nel frattempo aveva saputo della cover, disse che non voleva dargli troppa attenzione, finché la canzone non arrivò anche nelle radio di Tulsa.
Anni dopo, nell’aprile del 1976, Cale si stava esibendo al London Hammersmith Odeon per la promozione dell’album “Troubadour” quando Clapton lo sorprese in studio facendogli ascoltare una sua versione di “Cocaine” che venne poi pubblicata da Clapton nel 1977 diventando un successo mondiale.
Nel 2004 Clapton organizzo un festival di chitarra, Crossroads, 3 giorni di eventi con i più grandi chitarristi del mondo e invitò Cale a suonare con lui. Fu in quell’occasione che Clapton, con immenso orgoglio, si trovo si trovò a fare parte della band di JJ Cale.

Durante i 40 e più anni di carriera, Cale ha pubblicato solo 15 album. Elogiato dai suoi pari e completamente imperturbabile davanti alle mode passeggere, JJ Cale è una icona americana, un artigiano come nessun altro.

Durante la sua carriera, lunga più di 50 anni, Clapton ha vinto 18 Grammy Awards e ha avuto l’onore di essere l’unico artista inserito per ben 3 volte nella Rock & Roll Hall of Fame.

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