Renato Zero
Renato Zero

Al via a Roma la mostra che celebra Renato Zero


Si sta per accendere una luce definitiva su un artista irripetibile, che ancora è tutto da scoprire. Non è solo il cantante più originale e provocatorio del nostro tempo; è anche un testimone formidabile di quarant’anni di storia del nostro paese, dagli anni di piombo agli anni del vuoto di senso. Con le sue canzoni ha raccontato l’uomo, le sue maschere, gli ultimi. Ha sdoganato con decenni di anticipo temi come la pedofilia, la droga, il controllo delle menti, l’identità di genere. Ha inciso nel costume e nel linguaggio, ha creato una sua rete prima della rete, sempre libero da tessere politiche e schieramenti identitari, sessuali, culturali. Il potere “magico e abbiettamente poetico” delle canzoni, come lo definisce Pasolini, in ZERO è assurto a elemento di unione trasversale tra generazioni, coniando materia d’incontro e di unione, stimolando volontà anestetizzate da un’epoca che tende a livellare le differenze e negare il respiro.

Ideata e curata da Simone Veneziano e prodotta da Tattica, ZERO vede la direzione artistica e la scrittura dei testi di Vincenzo Incenzo. Progetto e allestimenti sono di N03!, la ricerca storica è opera di Fonopoli.

Non un reliquiario, piuttosto uno spettacolo del cuore e della ragione, una celebrazione della differenza; un viaggio a ritroso dal cielo alla Montagnola dove l’uomo, l’artista e l’italia viaggiano insieme, alla ricerca della loro identità piu’ profonda.

Il collante che lega 1000 mq ad alta tecnologia è il dna, rappresentato con un sorprendente lavoro scenografico; in questo “acido tecnologico” si muove la storia dell’artista con le sue cadute e le sue resurrezioni, attraverso materiale visivo inedito, capsule del tempo che accolgono costumi, partiture e oggetti, ed esperienze sensoriali, vissute attraverso la sua musica e la sua voce fruite nelle modalità piu’ diversificate. Dal suo primo battito cardiaco al cantiere attuale del suo scrivere, le parole di Renato ci guidano come un magico filo in un percorso che non è solo canzone ma diventa storia, identità, costume, società.

ZERO sarà visitabile dal 18 dicembre 2014 al 22 marzo 2015, dal martedì alla domenica dalle 16.00 alle 22.00 presso La Pelanda – Centro di Produzione Culturale, in collaborazione con il Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma – piazza Orazio Giustiniani 4, Roma. La retrospettiva si potrà visitare anche nei giorni 24 e 31 dicembre, nell’orario 9.30 – 13.30.

La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con il Macro – Museo d’Arte Contemporanea Roma, Servizi Museali di Zètema Progetto Cultura.

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