Bob Dylan
Bob Dylan

Il 2015 sarà un anno di grandi ricorrenze musicali


Highway 61 Revisited di Bob Dylan festeggia 50 anni, Wish You Were Here dei Pink Floyd spegne 40 candeline, le pietre miliari del Britpop tagliano il traguardo dei 20 anni. Ecco gli anniversari discografici più celebri che ci aspettano nei prossimi mesi.

Cinquant’ anni dal primo successo e ancora sono una delle più grandi band al mondo. I Rolling Stones nel gennaio 1965 pubblicano “Nr.2”. Poi a giugno incidono “(I Can’t Get No) Satisfaction” e l’album “Out of Our Heads” lancia la carriera di Jagger e Richards.

Tra marzo e luglio del ’65 i Beach Boys lanciano “Today!” e “Summer Days (And Summer Nights!!)”. È l’anno in cui il leader Brian Wilson decide che la band non andrà più in tour ma sforna anche canzoni memorabili come “Help Me, Ronda” e “California Girls”.

Tra marzo e agosto del 1965 escono “Bringing It All Back Home” e “Highway 61 Revisited”, i primi dischi della svolta elettrica di Bob Dylan, iniziata al Newport Festival. Compiono quindi 50 anni canzoni come “Mr. Tambourine Man” e “Like a Rolling Stones”.

Tra giugno e dicembre escono anche i primi due dischi dei Byrds: “Mr. Tambourine Man” e “Turn! Turn! Turn!”, pieni di indimenticabili cover dylaniane e gioielli intramontabili creati dalla premiata ditta Clark/McGuinn/Crosby .

Compiono 50 anni anche due classici dei Beatles: “Help” e “Rubber Soul” uscirono tra agosto e dicembre del 1965. I ‘dischi della maturità’ contengono perle come “Ticket to ride”, “Yesterday” e “In my life”.

Il 3 dicembre 1965 segna l’esordio discografico degli Who con “My Generation”, album trascinato dal singolo omonimo, diventato presto un inno generazionale, e “The Kids Are Alright”, che proiettano Townshend e soci nell’olimpo del rock .

Nel 2015 cadono i 40 anni dall’uscita di “Blood on the Tracks”, capolavoro di Bob Dylan pubblicato nel gennaio 1975. Quarantesimo compleanno anche per “The Basement Tapes”, meravigliosa raccolta di canzoni registrate da Dylan con The Band.

Nella primavera del ’75 escono due album fondamentali dell’hard rock: “Welcome to My Nightmare” di Alice Cooper (con la bellissima “Only Women Bleed”) e “Toys in the Attic” degli Aerosmith (con la celebre doppietta “Walk This Way” e “Sweet Emotion”).

L’estate del 1975 è quella della svolta per Bruce Springsteen. “Born to run” vende milioni di copie e fa conoscere il Boss al grande pubblico. Festeggia 40 anni dunque anche il singolo trascinante dell’album, l’immortale “Thunder Road”.

Neil Young pubblica due album nel ’75. Il cupo “Tonight’s the Night”, registrato due anni prima, esce a giugno. A novembre è la volta di “Zuma”, passato alla Storia per essere il disco che contiene una canzone capolavoro come “Cortez the Killer”.

Il 15 settembre si festeggiano i 40 anni di “Wish You Were Here”, album cult dei Pink Floyd dedicato a Syd Barrett e diventato indimenticabile anche grazie alla celebre cover realizzata da Storm Thorgerson.

Compie 40 anni anche “Horses” di Patti Smith, uno dei dischi d’esordio più fulminanti di sempre e fonte di ispirazione per la nascente scena punk. Famosissima anche la copertina dell’album: un ritratto dell’artista realizzato da Robert Mapplethorpe.

A dicembre cade il quarantesimo anniversario di “A Night at the Opera” dei Queen, visionario album che ospita “Bohemian Rhapsody”, una delle vette compositive più alte del genio musicale di Freddie Mercury.

Con un balzo di dieci anni si arriva al 1985. L’11 febbraio di 30 anni fa usciva “Meat Is Murder”, capolavoro degli Smiths che contiene alcuni dei pezzi più famosi di Morrissey e Johnny Marr: “The Headmaster Ritual”, “Rusholme Ruffians” e “Nowhere Fast”.

A maggio saranno 30 anni dall’uscita di “Brothers in Arms” dei Dire Straits. Si tratta di uno dei dischi più venduti di sempre, con oltre 35 milioni di copie. Merito, tra le altre, dell’accoppiata di singoli “Money for Nothing” e “Walk of Life”

Sempre ad agosto è il trentennale di “The Head on the Door”, l’album che segna la svolta pop e commerciale dei The Cure. Emblematico è il singolo “Close to me” con il celebre videoclip della band chiusa in un armadio che cade da uno strapiombo sul mare

Sono passati 20 anni dall’uscita di “Post”, secondo album solista di Bjork, pubblicato nel giugno 1995. Meravigliosa vetta del trip-hop, contiene una serie infinita di piccoli classici come “Army of Me”, “Hyper-Ballad”, “Possibly Maybe” e “Headphones”

Sempre a giugno i Radiohead pubblicano “The Bends”, che fa conquistare pubblico e critica a Thom Yorke e soci innalzandoli a band simbolo dell’alternative rock.

Il 2015 segna anche il ventennale dell’esordio dei Foo Fighters. L’omonimo primo disco del nuovo progetto musicale di Dave Grohl, dopo la tragica e improvvisa fine dell’avventura coi Nirvana, vede la luce il 4 luglio ’95 .

Milioni di copie vendute per una delle pietre miliari degli anni ’90. “Mellon Collie and the Infinite Sadness” degli Smashing Pumpkins, uscito nel 1995, è il punto più alto della mente visionaria di Billy Corgan.

Il 1995 è l’apice del Britpop, con la celebre rivalità tra Blur e Oasis. Gli album “The Great Escape” e “(What’s the Story) Morning Glory?” uscirono a 20 giorni di distanza e diventarono protagonisti di una storica battaglia di vendite milionarie.

Infine nel 2005, in pieno fermento indie, i Franz Ferdinand pubblicano “You Could Have It So Much Better”, album che festeggia 10 anni a ottobre ed è rimasto famoso per la cover ispirata ad un celebre ritratto di Rodchenko.

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