In scena al Teatro Studio Uno, in via Carlo della Rocca, 6 dal 22 al 25 gennaio 2015 “Madame Misère”, spettacolo scritto e interpretato da Maria Luisa Usai e Irene Maiorino, attrici e autrici che si conoscono nel 2013 durante il laboratorio di drammaturgia curato da Antonio Latella per il Teatro Valle Occupato e lavorano insieme nella compagnia italo francese Kulturscio’k per lo spettacolo Vietato ballare/Interdit de danser (coproduzione Napoli Teatro Festival 2014). Madame Misère è una drammaturgia originale che si in inserisce nel più ampio progetto “Dittico su una povertà da fiaba” indagine di scrittura e messa in scena che vuole approfondire la tematica della miseria umana, artistica e materiale. La storia si svolge attorno adue protagonisti, una mendicante e una prostituta che si incontrano su una strada desolata. Yasmina cerca l’oro nel Tevere, Mezzanotte cerca l’amore sulla Casilina. Impegnate ognuna nella propria attività, improvvisamente si scoprono costrette a condividere lo stesso spazio. In una Roma indefinita e accecante, le due donne, dopo un primo scrutarsi e conoscersi in un duello da marciapiede, decidono di farsi compagnia a vicenda e di intraprendere un viaggio che le porterà lontano. Forse. Attese interminabili, tentennamenti, false partenze e acceleramenti per giungere infine alla meta, dove avrà luogo il primo tuffo in un mare sconosciuto. Quello che nella vita è un breve tragitto, diventa in teatro un percorso metaforico che porta dalla solitudine alla condivisione, dal rumore del traffico alla calma dal mare, alla scoperta del nuovo e inesplorato. Madame Misère di e con Maria Luisa Usai e Irene Maiorino, suoni Diego Deidda, grafica Pierluigi Genovese, foto Marie Malarde. Spettacolo nel teatro, in Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara). Ingr. 10 euro. Giov – Sab ore 21.00, Dom. ore 18.00. Dal 29 gennaio al 1 febbraio 2015, in scena il testo intitolato “Cartoline & Transizioni” di Emanuele M. Cerone e Francesca Romana Nascè con Francesca Romana Nascè, collaborazione artistica di Alessandra Caputo e Daniele Casolino, costumi Emma Moscaritolo, musiche originali Daniele Casolino, disegno luci Dario Aggioli, grafica Livia Massaccesi, foto di scena Claudia Papini. In questo caso si tratta di un monologo per voce sola tratto dal racconto omonimo di Emanuele M. Cerone, riadattato e rivisto insieme all’attrice e performer Francesca Romana Nascè protagonista di questo nuovo lavoro. La piéce si avvale della preziosa collaborazione artistica di Alessandra Caputo, drammaturga e regista, e di Daniele Casolino, anche musicista in scena. Una cartolina, gli scatoloni del trasloco della casa dell’infanzia. Una finestra. E una donna alle prese con gli spettri della sua vita, con le vecchie ferite mai del tutto rimarginate, gli amori perduti e mai ritrovati. Sullo sfondo la luce bianca e spietata di un pomeriggio estivo del sud che indaga senza indulgenze una personalità complessa per cui è difficile provare simpatia. ll lavoro di indagine psicologica del personaggio, nasce quasi come una “ricerca sul campo”, considerando il percorso artistico e professionale dell’autore – psicologo – e dell’attrice che per anni ha lavorato come pedagoga nelle comunità psichiatriche. In scena un personaggio che non è “bello” ma pericoloso, torbido e algido e nello stesso tempo tenero, ammiccante che devasta e si fa devastare. Le sue intime e disperate confessioni, senza rimorsi e senza pensieri lasciano trasparire la sua profonda e divorante difficoltà ad amare. L’amore si trasforma tristemente in distruzione, umiliazione di sè o dell’altro, carnefice e vittima senza sensi di colpa. In un susseguirsi di flash back e rimandi, “Cartoline e Transizioni” senza sentimentalismi e senza alcun tipo di pietismo o ricerca di giustificazioni, racconta una storia di solitudine, triste demone dei nostri tempi dove basterebbero “piccoli gesti” veri e concreti per salvare e salvarci dall’infelicità. Teatro Studio Uno, Via Carlo della Rocca, 6 (Torpignattara).
Iscriviti alla Newsletter (16373)
[post-marguee]