The Last Internationale
The Last Internationale

The Last Internationale in concerto al Parco delle Cascine


E’ la rock band del momento. Hanno partecipato al Lollapalooza e a fine mese apriranno il concerto parigino dei The Who. Nel mezzo questo tour italiano che giovedì 4 giugno porta i newyorkesi The Last Internationale sul palco dell’Anfiteatro delle Cascine.
Punti di riferimento? “Il blues scarno e arrabbiato dei Black Keys con le invettive politiche dei Rage Against The Machine e una frontwoman tosta. Un mix tra suggestioni rock dell’East Village e potenza della corazzata Potëmkin…”. Parole di Tom Morello dei Rage Against The Machine, che a forgiare il sound dei The Last Internationale ha dato il suo bel contributo, visto che con il collega Brendan O’Brien firma la produzione dell’album di debutto “We will reign”.

Il trio allinea Delila Paz (basso/voce), Edgey (chitarra) e Brad Wilk (batteria, ex Rage Against The Machine e Audislave). Unendo la controcultura al folk, al rock, al punk e al blues, con l’album “We Will Reign” i The Last Internationale sferrano l’attacco con un sound potente e crudo. Il tutto condito da testi che mettono in discussione lo status quo a colpi di rock’n’roll.

“We Will Reign” è stato realizzato con strumenti veri, senza computer né elettronica. Solo blues, folk, chitarre in fiamme, batteria pesante e voci capaci di emozionare. La stampa specializzata ne parla come un incontro geniale fra Blondie e le Runaways, con accenti blues e punk, dai forti connotati politici e sociali.

I The Last Internationale si definiscono una folk band “radicale” (radicale, non politica) e una cosa è certa: la musica che suonano è tutta farina del loro sacco.

Il concerto inaugura la stagione live del Parco delle Cascine, nell’ambito dell’Estate Fiorentina promossa dal Comune di Firenze.

PROSSIMI CONCERTI PARCO DELLE CASCINE FIRENZE: venerdì 12 giugno all’Anfiteatro delle Cascine arrivano I Musici di Francesco Guccini, serata dedicata al cantautore emiliano insieme alla super-band che per anni lo ha affiancato in studio e in tour.
Giovedì 18 giugno alla Visarno Arena il graditissimo ritorno di Patti Smith, in tour per celebrare il 40° dell’album capolavoro “Horses”.
Sempre alla Visarno Arena, sabato 20 giugno dalle ore 15, appuntamento con il World Refugee Day Live, maratona musicale di solidarietà organizzata dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati: sul palco Elisa, Piero Pelù, la Bandabardo, Brunori SAS, Francesco Pannofino, Enrico Ruggeri, Virginiana Miller, Street Clerks, Cecco e Cipo, Appino, Gatti Mézzi, Francesco Guasti, Dimartino, Diodato, Naomi Berrill e tanti altri ospiti.
Giovedì 2 luglio all’Anfiteatro delle Cascine tutto il talento di Colapesce: il cantautore siciliano recupera la data fiorentina dello scorso aprile, annullata in extremis.
Martedì 7 luglio alla Visarno Arena gli storici Einsturzende Neubauten con il nuovo progetto “Lament” ispirato alla Prima Guerra Mondiale.

LIMP BIZKIT ALL’OBIHALL – Attenzione, il concerto dei Limp Bizkit, annunciato per sabato 13 giugno alla Visarno Arena, si svolgerà all’Obihall di Lungarno Aldo Moro. Restano validi i biglietti già acquistati in prevendita.

THE LAST INTERNATIONALE – Recensendo il loro concerto alla Viper Room di Los Angeles, Katie Booth (BestNewBands.com) ha dichiarato che “è stato come essere testimoni della storia… Una vera e propria esperienza, dall’inizio alla fine. Il loro è un rock contagioso, giocoso, sexy, pieno di groove, altamente improvvisato e decisamente rock. Canzoni che sarebbero dovute durare pochi minuti si sono protratte a lungo, e la band sembrava molto coinvolta a livello personale. Anche le cover sembravano brani scritti dalla band. Sul palco i musicisti comunicano tra di loro e al contempo si esibiscono nella loro bolla di sentimenti ed emozioni, nel loro mondo”.

A proposito di Delila, la Booth scrive che “[visivamente] è un misto tra Joan Jett e Blondie, e vocalmente tra Janis Joplin e Joan Baez. Inoltre è una performer straordinaria: dinamica, delicata, potente, femminile, spaventosa, intensa, nervosa, poetica, tutto insieme. Imbraccia la chitarra con la stessa disinvoltura con cui si porta una borsetta, e come si muove con la sei corde! Si muove proprio bene. Edgey, dal canto suo, è la forza motrice della band. La sua presenza e la sua voce sono squisitamente newyorkesi. È imponente e cool, eppure discreto. I capelli neri alla Jim Morrison gli coprono leggermente gli occhi e parte del viso, e hai l’impressione di non vederlo mai completamente. Cosa che invece vorresti poter fare, perché è interessante, poliedrico e con tante cose da dire”.

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