Intervista al cantautore siciliano Pierpaolo Monterosso


Il protagonista di questa intervista è il cantautore siciliano Pierpaolo Monterosso, che ha da poco pubblicato ‘Dimmi cos’è’, il primo singolo che anticipa la pubblicazione dell’ album.
In questa chiacchierata, l’artista ci ha parlato del nuovo brano, dei suoi artisti di riferimento, e tante altre curiosità solo per Radio Web Italia.

Ciao Pierpaolo e benvenuto su Radio Web Italia! Iniziamo un po’ dal principio: come e quando ti sei avvicinato alla musica?
Sono entrato in contatto con la musica fin da piccolino. Mia cugina Elisa suona la chitarra ed il pianoforte, ed ogni volta che la famiglia si riuniva, saltavo sulle sue gambe per suonare con lei.
Da lì, penso, sia partito tutto. Ho iniziato a 5 anni a studiare la chitarra classica per poi diplomarmi a 19 anni al Conservatorio di Salerno.
I miei primi testi risalgono all’ età di 16 anni ed oggi, che faccio il cantautore, mi diverto a suonare oltre la chitarra anche il basso, la batteria e qualcosa al pianoforte e tastiere.

Quali sono gli artisti che più hanno influenzato la tua crescita artistica?
Il mio primo idolo è stato Masini. I suoi testi dal linguaggio diretto e spontaneo mi colpivano e gasavano in maniera particolare.
Poi c’è stata anche la fase 883 e verso i 16 anni ho abbandonato il panorama italiano per trarre ispirazione dal mondo intorno agli Oasis.
Oggi ascolto molto i testi di Jovanotti, Vasco, Ligabue, ma anche di J-ax e Fedez che, anche se possano sembrare distanti dal mio mondo, sento vicini come linguaggio cantautorale.

Adesso parliamo del tuo singolo dal titolo: Dimmi cos’è. Quale atmosfera si respira in questo brano?
“Dimmi cos’è” è un mix di tutta la musica e le atmosfere che mi sono entrate dentro in questi anni di ricerca e studio di un sound che maggiormente rispecchiasse la mia personalità.
Il sound è decisamente “british”. C’è molto rock all’ interno, se per rock intendiamo la libertà di far musica non preoccupandosi delle tendenze del momento, scegliendo i suoni che mi emozionavano senza dover assecondare scelte stilistiche o semplicemente canoni radiofonici.

Quali sono stati i momenti di maggior soddisfazione durante le sessioni di registrazione del singolo?
Momenti belli ce ne sono stati tanti. Trovarne uno in particolare è davvero difficile. Forse il momento più alto ed emotivamente più intenso è stato in pre-produzione quando, definendo la struttura finale del brano, ho avvertito le sue vere potenzialità. Questo mi ha dato un’ adrenalina bestiale.

Che ne pensi del mondo musicale italiano? Che difficoltà hai avuto nel trovare il tuo spazio?
La storia insegna che la musica, come ogni forma d’arte rispecchia sempre la società di appartenenza, così quella italiana, oggi, risente dell’ influenze positive e negative della nostra società e classe politica. Penso che ci siano tanti artisti emergenti validi che però non trovano lo spazio giusto per emergere e dire la propria. Forse sto anche parlando di me, chissà! Senza dubbio, comunque, la discografia ha avuto un calo enorme sia dal punto di vista economico-aziendale, che dalla prospettiva dei valori che la musica in quanto arte dovrebbe trasmettere.
Personalmente ascolto tanta musica italiana perché, in particolare e a differenza del mercato estero basato su altri canoni, l’ artista italiano valorizza il testo esaltando l’ emozione che può derivare anche da una singola frase.

Concludendo, cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
“Dimmi cos’è” è il singolo che anticiperà l’ uscita del mio primo album ufficiale con l’etichetta The Garage. Magari nel frattempo ne uscirà un altro ma questa è solo un’ ipotesi. In cantiere ci sono tante idee e cose che abbiamo intenzione di fare ma, per scaramanzia, non anticipo nulla! Sicuramente per tutto il mese di Agosto e Settembre sarò impegnato in studio per concludere l’ intero album. Nel frattempo con la band stiamo mettendo su un intero spettacolo e presto potrete ascoltarci in giro per divertirci tutti insieme.

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