Calibro-35

Calibro 35 il tour di S.P.A.C.E. arriva a Roma


Calibro 35, freschi dell’uscita del quinto disco in studio, arrivano al Quirinetta Caffè Concerto di Roma giovedì 26 Novembre. Registrato al mitico Toe Rag studio di Londra, “S.P.A.C.E.” suona come la colonna sonora funk di un immaginario film di fantascienza diretto da Sergio Leone. Il live sarà caratterizzato da alcuni cambiamenti rispetto ai set passati: per rendere al meglio i brani del nuovo disco sia Enrico Gabrielli che Massimo Martellotta suoneranno anche dei sintetizzatori.

Dopo quattro dischi in studio dedicati a investigare le sonorità legate alle atmosfere noir, questa volta i Calibro 35 ci portano nello Spazio profondo.

Un disco che nasce dalla volontà di sperimentare e di esplorare soluzioni sonore e musicali già da tempo nel cassetto dei Calibro 35, che aspettavano solo il contesto giusto per essere utilizzate. Nasce da qui il concept “spaziale” che permette alla band di avvicinarsi per la prima volta al mondo dei sintetizzatori, strumenti dalle infinite possibilità timbriche che hanno caratterizzato sia le colonne sonore SciFi di ogni epoca sia il prog rock degli anni ‘70 di cui i Calibro 35 sono oggi considerati tra i pochi degni discendenti. Un’eredità che sentiamo nei timbri dei synth, MiniMoog e ARP Odyssey in primis, cosi come negli organi Farfisa, Hammond e Vox, utilizzati in maniera ancora più “sonica” e identitaria dei precedenti dischi. Un’evoluzione s onora possibile solo grazie alla presenza di musicisti eccezionali tra le fila della band: dai due polistrumentisti Enrico Gabrielli e Massimo Martellotta che variano strumento da brano a brano con uno stile personale inconfondibile, come ad esempio su “Thrust Force” e “Across the 111th Sun”, al bassista Luca Cavina che governa l’andamento ipnotico di brani come “Ungwana Bay Launch Complex” per finire con Fabio Rondanini, senza dubbio uno dei migliori batteristi che l’Italia del rock abbia visto in tempi moderni, che in questo disco dà anche sfogo alla sperimentazione nella conclusiva “Serenade for a Satellite”.

“S.P.A.C.E.” porta Calibro 35 in territori immaginari molto lontani da quelli dei dischi precedenti ma conferma il suono, sempre più strutturato ed adulto, di una band che tutto il mondo invidia all’Italia. Una band con un’identità talmente unica da poter essere campionata da Dr. Dre e JayZ, dopo essere salita sul palco dei concerti negli stadi dei Muse; una band che è riuscita in soli sette anni d’attività a comporre cinque dischi, due colonne sonore, innumerevoli progetti speciali e nel frattempo a girare il globo, riportando nella contemporaneità un suono, quello delle colonne sonore italiane, che altrimenti sarebbe andato perduto.

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