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Il sassofonista di Vasco, Andrea ‘Cucchia’ Innesto live per ‘Un concerto per il Tibet’


Andrea Innesto “Cucchia” Ensemble, sassofonista e vocalist emiliano, noto ai più per le numerose collaborazioni con grandi artisti (Vasco Rossi, Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Gianni Morandi, Steve Rogers Band) domani sera si esibirà live, assieme ad altri artisti, al Teatro Sperimentale di Pesaro per “Un concerto per il Tibet”. L’Associazione Italia-Tibet, che da 28 anni è impegnata in aiuti e sostegno al popolo tibetano, con la collaborazione di Tara Dewa Onlus, Africa Tremila, Roadway for Others, organizza un concerto i cui proventi saranno destinati alla ricostruzione dei villaggi e delle strade del Langtang regione abitata da popolazioni di etnia tibetana, dopo il terremoto di potenza devastante che ha colpito il Nepal la scorsa primavera.

“Sono felice di essere domani sera a Pesaro al Teatro Sperimentale dove parteciperò come ospite a Un concerto per il Tibet, per sostenere questa meravigliosa iniziativa di alcuni amici a favore della ricostruzione di alcune aree del Nepal distrutte dal terremoto – spiega Andrea Innesto – E’ bello mettere la musica al servizio di qualcosa di più grande e vitale”

E’ uscito proprio in questo periodo il suo disco “Diary of a Kid” (Ultratempo/Self) con il quale rende omaggio ai brani che lo hanno influenzato, con riferimenti al mondo musicale d’oltreoceano ma con attenzione anche ai suoni e ritmi mediterranei. E’ un progetto di grande contaminazione negli stili e si rifà principalmente alla cultura Afroamericana con radici nel linguaggio Blues, influenze be-bop, supportato da ritmiche funk, latin jazz ed afro, con alcune influenze pop rock.
Contiene 10 tracce, che in alcuni casi potremmo definire ‘quadri sonori’, otto inediti e due cover: Drive My Car dei Beatles e Winelight di Grover Washington Jr.

Il “Diario di un bambino” è un racconto musicale cronologico composto da alcuni grandi classici del jazz rivisitati e da canzoni nuove inedite. Il disco contiene anche alcune composizioni che ascoltavo da bambino, il ricordo di musiche che hanno formato il mio universo sonoro e definito le mie preferenze musicali. Un percorso che parte dagli anni 1940, periodo storico di grande inventiva musicale, fino ad arrivare ai giorni nostri. – racconta Andrea Innesto – Vuole essere un tributo simbolico e riassuntivo a quei personaggi che nel secolo scorso hanno rivoluzionato il linguaggio musicale attraverso le loro composizioni ed esecuzioni e, di conseguenza, condizionato la crescita musicale di ognuno di noi.

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