Aprilia successo della Mostra sul Viandante


Un particolare successo sta ottenendo la mostra, inaugurata ad Aprilia dall’Archeoclub locale, denominata 2^ edizione “SGUARDI DEL VIANDANTE anno 2015”, promossa da Giovanni Papi.
Allo storico scrittore Renato Mammucari, in conseguenza dei suoi approfonditi studi attorno alle vicende storico-letterarie dei pittori e scrittori della Campagna romana, è stato attribuito dalla giuria di esperti il riconoscimento quale “Miglior Viandante dell’anno”. Adesso siamo arrivati agli ultimissimi giorni di visita prima della chiusura definitiva dell’avvenimento culturale, che si è protratto per l’intero periodo delle festività natalizie.
Nel voluminoso e ricercato materiale originale messo in esposizione, quadri, litografie, documenti vari e libri riguardanti gli argomenti della rassegna dedicata alla seconda edizione del Premio sulla figura del “Viandante” nell’Agro Romano e Pontino, nel XVII e XVIII secolo.
Si è trattato di alcuni pezzi selezionati dai ricercatori e di particolari testimonianze di un periodo così movimentato, per un verso pieno di novità artistiche conseguenti alla nutrita presenza di pittori provenienti spesso dalle nazioni estere ed interessati alle bellezze di questi luoghi.
Il “Bastone del Viandante”, opera dell’artista Alberto Serarcangeli è stato perciò consegnato in una singolare cerimonia svoltasi ad Aprilia al ricercatore originario di Velletri, Renato Mammucari.
Nello specifico caso, all’interno della preziosa e originale raccolta, si possono ammirare diversi soggetti di valore sul piano della ricostruzione storica e artistica, come Un écrivain public à Rome, xilografia acquerellata di E. Shell (1840), A Letter Write, Rome, acquatinta di R. Bridgen (1822), La fontana di Olevano, xilografia acquerellata di Adolf Closs (1875), Estrazione della tombola avanti all’osteria, xilografia acquerellata di W. Wider (1860), Donne al pozzo, xilografia di R. Cabrera (1850), dal volume “ Viaggio pittoresco dall’Alpi all’Etna” di C Stieler, di E. Paulus e Woldemar Kaden (1876) è stato tradotto in italiano dall’editore Treves ed ha così arricchito le pubblicazioni sul Grand Tour. E’ stato redatto come un vero libro sul viaggio ed il suo inizio si presenta in modo davvero originale con l’esclamazione “ Roma! Roma! esclama il viandante venuto dal settentrione a cui l’intenso desiderio dell’Eterna Città crebbe nell’animo fino dagli anni giovanili…”.
Altro suggestivo lavoro, “Romolo e Remo scoperti da Faustolo”, un’acquaforte di Leopold Beyer (1833). All’interno della rassegna, la litografia a colori “ Aqua Claudia”, di K. Lindemann Frommel (1846), versatile artista che soggiornò a Roma dal 1858 al 1873. Qui aprì il suo studio in via del Babuino 38, dove realizzò delle valide opere che illustravano delle stupende vedute romane, scorci del paesaggio della campagna circostante fino alle paludi pontine.
Tra gli argomenti più originali e attraenti, la segnalazione del “The beauty of Albano”, ovvero l’incisione acquerellata di L. Stocks (1870), che riguarda la descrizione di una mirabile donna di Albano. Il personaggio femminile è Vittoria Caldoni “figlia di poveri contadini, una splendida bellezza del luogo, che rappresentava l’incarnazione vivente della bellezza classica, ma cresciuta nei ‘severi costumi verginali’ le era consentito uscire di casa solo per andare a lavorare la vigna assieme ai genitori o per recarsi in chiesa la domenica mattina”.
August Kestner segretario Ambasciata Hannover a Roma, pittore dilettante, in un’escursione ad Albano nel 1820, la vide e ne rimase folgorato per la purezza dei tratti di questa “adolescente in boccio” da esclamare senza mezzi termini di avere incontrato “ una bellezza così perfetta come non s’è ne visto dagli albori dell’umanità “. La stupenda fanciulla di Albano venne poi ospitata nella casa romana dell’ambasciatore, a Villa Malta, per consentirle di posare per la realizzazione di sculture e quadri degli artisti ispirati alla sua bellezza e tra questi l’artista August Heinrich Riedel, che la immortalò in un mirabile lavoro. Tra gli anni ‘20 e ‘30 dell’Ottocento, incarnando l’ideale della bellezza popolare italica, fu ritratta da famosi artisti che soggiornarono a Roma al tempo del Grand Tour. Anche il grande Wolfgang Goethe possedeva a Weimar un ritratto di Vittoria.
La manifestazione artistica dell’Archeoclub, aperta a maestri e giovani artisti, ha avuto per tema: “FRA CIELO E ACQUA I movimenti dell’aria e delle acque”.

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