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A Norma viene presentata ‘Quando la terra era promessa’


Domenica 17, alle 17.30, a Norma, nella biblioteca comunale, lo scrittore Mario Tieghi presenta il libro “Quando la terra era promessa” (edizioni Ego). E’ l’associazione Calliope che ha promosso l’iniziativa letteraria selezionando un tema caro alla terra pontina, collegato ai periodi precedenti e successivi alla bonifica idraulica. Un argomento vissuto dall’intero mondo agricolo del tempo rivolto al riscatto dei terreni, in momenti considerati drammatici, a ragione delle varie vicende storiche compreso lo scoppio della Seconda guerra mondiale. La costruzione delle Città nuove comportò l’arrivo dei nuovi nuclei familiari. E proprio di questo lasso di tempo, il professor Tieghi ha raccolto le memorie di alcune famiglie di Sabaudia e Pontinia,che hanno raccontato e ricordato quei momenti, nei quali i drammi si alternavano alla felicità di vivere in una nuova terra (promessa). Il libro di testimonianze ‘Quando la terra era promessa – Storie dell’Agro Pontino e Romano’ (ego, collana eta, pp 240, euro 9,90) si presenta come una raccolta di racconti da chi la bonifica idraulica delle Paludi Pontine l’ha vissuta, da chi si è insediato nel territorio bonificato e ha partecipato al processo successivo dell’antropizzazione. Pertanto, si parlerà di questo tascabile domenica prossima presso la Biblioteca comunale, grazie all’interessamento dell’associazione Calliope e alla sensibilità della sua presidentessa Rachele De Angelis, con relatore il giornalista Gian Luca Campagna, direttore della casa editrice Omicron, editrice del testo. Il docente di Lettere, Mario Tieghi, che ha all’attivo altre due pubblicazioni, “Sabaudia storia viva di una Città nei racconti dei protagonisti”( 1999), e “Sabaudia e le Delibere Podestarili” ( 2003), ha così concluso la trilogia, proseguendo sul filone della ricerca e dell’approfondimento della storia dell’immigrazione laziale. Nel testo sono presenti una serie di interviste, con interventi diretti e testimonianze vive. Appaiono i ricordi sinceri dei protagonisti delle opere di bonifica delle Paludi Pontine, dell’inaugurazione di Sabaudia, di Pontinia e di Pomezia. Una “Terra Promessa” in cui accaddero tanti episodi, tra i quali, la difficile convivenza tra pionieri e gente del luogo, l’incombente ombra della morte per la malaria, le riprese del kolossal storico Scipione l’Africano, le visite del Duce, l’orrore del periodo bellico, l’instabilità conseguente agli sfollamenti della popolazione, il lento rinascere della civiltà con le imprese balneari, le isole del Dodecaneso ed inoltre il complesso rapporto Italia-Libia fino all’accoglienza degli italiani espulsi da Gheddafi. Interventi diretti, testimonianze vive, analisi circostanziate. Ma, appunto, soprattutto interviste. L’autore ha messo insieme un album di memorie, da cui si aprono i ricordi sinceri di chi la bonifica delle Paludi Pontine e l’antropizzazione di Sabaudia e delle città confinanti l’ha vissuta, tra fame, disperazione e speranze, con le riprese di ‘Scipione l’Africano’, le visite del Duce, la difficile convivenza tra pionieri e collinari, l’ombra della morte per la malaria sostituita dall’orrore della guerra, e poi la memoria degli sfollamenti, il lento rinascere della civiltà con le imprese balneari, l’accoglienza agli italiani cacciati da Gheddafi: il professor Tieghi delinea la vita di una città con le parole dirette dalla vibrante voce dei testimoni del tempo, attraverso un linguaggio che i pionieri ancora oggi usano, fondendo la memoria individuale con quella collettiva.

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