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A Norma presentato ‘Quando la terra era promessa’


Nella Biblioteca comunale di Norma, domenica 17 aprile, l’associazione Calliope ha presentato il libro “Quando la terra era promessa” (edizioni Ego) alla presenza dell’autore Mario Tieghi. All’incontro culturale hanno preso parte, Rachele De Angelis, Chiara Cappelletti ed il giornalista Gian Luca Campagna. La dr. Cappelletti ha informato gli intervenuti sul progetto librario di ‘letteratura indipendente’ intrapreso per stimolare la conoscenza dei testi degli scrittori del territorio pontino e proprio in questa direzione ha motivato l’invito a Norma del prof. Tieghi al fine di illustrare un’opera che si ricollega alla storia dell’Agro. Sul particolare valore e sull’originale significato dello scritto ha riferito il direttore della casa editrice Omicron, anche nella veste di editore del tascabile. Il dr. Campagna si è espresso ribadendo l’importanza del testo che descrive anche la seconda ondata di emigrazione verso il territorio pontino mediante la redazione di una serie di interviste rilasciate dai protagonisti del secolo scorso. Un interessante dibattito sui temi della bonifica è scaturito dagli interventi del pubblico presente, infatti si è approfondito l’argomento della nutrita immigrazione dovuta all’arrivo dei nuclei familiari delle regioni settentrionali ( Veneto, Emilia-Romagna, Friuli) in relazione al rapporto con la popolazione dei Lepini. Sono emersi i ricordi sinceri dei protagonisti delle opere di bonifica delle Paludi Pontine, i momenti ufficiali delle inaugurazioni delle Città nuove, la difficile convivenza tra i pionieri e la gente del luogo, la gravità dell’infestante malaria, il difficile rapporto fra i protagonisti di quel periodo, inizialmente distanti e distaccati per tradizioni e cultura, poi avvicinatisi gradualmente fino al conseguimento di un modello di vita molto apprezzato nel sistema Italia. Il professor Tieghi ha incentrato il suo intervento intorno alla costruzione delle Città nuove caratterizzato dall’arrivo dei nuovi nuclei familiari ed ha narrato le vicende vissute nelle diverse località del Lazio, da Sabaudia a Pontinia a Pomezia con uno stretto collegamento con il territorio pontino. Ha evidenziato il valore di quell’opera di integrazione pienamente riuscita nel corso del tempo ed ha ripreso alcuni momenti particolari, come le riprese del kolossal storico “Scipione l’Africano”, il drammatico periodo bellico, l’instabilità conseguente agli sfollamenti della popolazione, le vicende legate alle isole del Dodecaneso ed inoltre il complesso rapporto Italia-Libia. L’assessore comunale Giacomo Giuliani ha preso la parola per riportare alla memoria alcuni momenti difficili collegati al rapporto tra le popolazione lepine con la pianura annoverando le difficoltà relative alla lotta contro la malaria unitamente alla distribuzione del chinino per bloccare il ferale morbo.

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