Laura Pausini personaggio dell’anno dei Diversity Media Awards 2016


“Devo dire grazie a tutti voi, devo dire grazie – ha dichiarato emozionata Laura Pausini ai Diversity Media Awards 2016 – a chi, tutti i giorni, crede nell’amore, devo ribadire ancora una volta che essere differenti dagli altri è una grande virtù e non bisogna mai avere paura secondo me di mostrare proprio quello che voi credete possa essere il punto debole, è proprio il punto forte. Sono molto emozionata e onorata di ricevere questo premio. Vi ringrazio per avermi dato questa fiducia: semplicemente non mi voglio far paladina di un discorso particolare, voglio cantare l’amore, e quindi cantare tutti noi. Grazie mille a tutti. Grazie a Francesca. Grazie a voi”.

Laura Pausini è la vincitrice nella Categoria Personaggio dell’Anno ai Diversity Media Awards 2016, l’evento dedicato ai media (intrattenimento e informazione) e ai personaggi che affrontano le tematiche LGBT in maniera valorizzante. Molte le categorie, premiate nel corso della serata che si è svolta a Milano ieri, organizzata dalla associazione Diversity, presieduta da Francesca Vecchioni: “Ringrazio tutti voi, grazie di essere qui alla prima edizione dei Diversity Media Awards… per sognare il nostro futuro abbiamo bisogno di vederci, di riconoscerci, di essere raccontati. Riusciamo a immaginare un futuro felice, quando riusciamo a sognare noi stessi attraverso qualcosa che ti viene raccontato. Conta lo sguardo degli altri, come gli altri ci riconoscono, conta il fatto che capiscano che non abbiamo le antenne verdi o i millepiedi, non siamo qualcosa di lontano o di diverso, perché le emozioni sono sempre le stesse, i sentimenti sono gli stessi e il modo in cui li viviamo è esattamente la stessa cosa. Noi lo sappiamo. L’orientamento sessuale o affettivo, mi piace sempre aggiungere che non si parla solo di sesso, si parla di amore, come nell’eterosessualità, ecco l’orientamento non è la cosa più importante, non è l’unica cosa che ci caratterizza, noi siamo migliaia di altre cose… Vi invito, come invito me stessa tutti i giorni – ha proseguito Francesca Vecchioni – ad assumervi la responsabilità di questo: l’altro è sempre una persona e noi siamo sempre gli altri di qualcun altro… Non bisogna preoccuparsi di avere un figlio o una figlia omosessuale. Bisogna preoccuparsi di avere un figlio bullo o che non si alza quando c’è bisogno di alzarsi. Perché il problema vero non è l’omosessualità o la bisessualità o la transessualità. Il problema vero sono l’omofobia, la transfobia e la paura. Non c’è nient’altro. Sono commossa, grazie a tutti”.

Nel corso della serata, che ha visto tra le oltre 250 persone intervenute la senatrice Monica Cirinnà, che ha tenuto a battesimo la fresca legge sulle unioni civili e il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia sono stati consegnati, oltre a quello a Laura Pausini, i premi di tutte le altre categorie, assegnati sulla base di un indagine su oltre 200 prodotti mediali coordinata da Diversity con l’Osservatorio di Pavia.

Le nomination sono il frutto del lavoro di 42 ricercatori, che hanno selezionato programmi, produzioni e personaggi dello spettacolo attraverso una analisi qualitativa di oltre 200 prodotti mediali segnalati dalla rete, nell’ambito di una ricerca interdisciplinare, il Diversity Media Report (DMR), coordinata da Diversity con l’Osservatorio di Pavia, 2BResearch, in collaborazione con 8 Università italiane tra cui Università degli Studi Milano-Bicocca, Sapienza – Università di Roma e Università degli Studi di Napoli Federico II.

Iscriviti alla Newsletter (16373)

[post-marguee] [flagallery gid=198]

Guarda anche...

Laura Pausini

Laura Pausini record di spettatori anche in America

È calato da poche ore il sipario sul palco dello storico The Theater At Madison Square …