Gian Luca Campagna ‘Finis terrae’


Venerdì 1 luglio, alle 19, presso la terrazza La Vela dell’Hotel Miramare a Latina Lido, appuntamento letterario con Gian Luca Campagna ed il suo ultimo libro ‘Finis terrae’.

Omicidi e misteri caratterizzano lo scritto che si svolge nell’ambiente di Villareale ma, che a parere dell’autore sembra Latina: in una città all’ombra delle ecomafie. Il romanzo si fa notare per il ritmo incalzante e nella circostanza sarà tradotto anche nella lingua LIS per i non udenti.

Il commento rivolto al comprensorio in cui si verificano i fatti risulta molto schietto e talvolta inquietante: “Se si guarda al territorio di Latina con la lente d’ingrandimento si resta stupiti per due motivi: per la bellezza di un territorio che non s’è piegato alla volontà degli uomini e per l’incapacità degli uomini di non aver trasformato il territorio a loro uso e consumo. Quindi, da una parte hai una natura selvaggia che insiste sul lato mare e sui laghi palustri e dall’altra le storture e le contraddizioni urbane che non hanno concesso alla prima città del Lazio di vivere come fosse un’oasi felice”. Domani, venerdì 1 luglio, ci sarà la presentazione dell’evento sulla terrazza dell’Hotel Miramare di Latina lido ‘Finis terrae’ (pp 470, euro 19, Oltre edizioni) e, a presentarlo sarà Pierluigi Felli, romanziere pontino E per la prima volta questo romanzo sarà segnato dall’interprete LIS (lingua italiana dei segni) Alessia Catalani, un’idea partita dalla sensibilità della blogger Stefania De Caro, che lavora da anni nel sociale e che ha reso possibile rendere partecipi di eventi letterari davvero tutti. La lingua dei segni è fondamentale per poter comunicare con una realtà che esiste e che vive purtroppo separata dal mondo degli udenti; i sordi sono una comunità attiva e presente ma che si scontra la maggior parte delle volte con limiti che rendono difficile qualsiasi comunicazione, la lingua dei segni è una lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema di segni che è riconosciuto e codificato, utilizzato dalla maggioranza delle persone sorde. Questa lingua ha segni che sono soprattutto verbali ed espressioni che contengono aspetti non verbali. In sintesi, un romanzo che si legge tutto d’un fiato, che induce il lettore a fare le ore piccole per scoprire pezzo dopo pezzo, parola dopo parola, come una moderna sciarada, il nome dell’assassino. Ma, attenzione, come nella realtà, niente è come potrebbe apparire in un primo –e in un secondo- momento”: così si esprime Diego Zandel, curatore della collana di narrativa dell’editrice Oltre.

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