Zanne: il festival catanese annuncia lo stop per l’edizione 2016


Zanne nasce nel 2013 a Catania, nella splendida Sicilia. In soli tre anni si conquista uno spazio di rilievo tra i festival musicali più importanti in Italia. Gli ingredienti sono semplici: uno staff competente e pieno di passione, una direzione artistica attenta e dal forte taglio internazionale e una cornice suggestiva come il Parco Gioeni, unite alla volontà di crescere e di fare di Zanne un orgoglio per la città e la Regione. Il successo è testimoniato dai numeri (30.000 persone nel totale delle tre edizioni) e dai nomi (fra gli altri: FFS – Franz Ferdinand & Sparks, Swans, Black Rebel Motorcycle Club, Jon Spencer Blues Explosion, Blonde Redhead, Calexico…).

Zanne quest’anno non si farà. Lo annuncia il direttivo del Festival. Non è un addio, ma un arrivederci al prossimo anno. Le ragioni? Incompatibilità logistiche con una manifestazione ormai cresciuta e dal forte richiamo internazionale. Un evento volto allo scambio culturale e alla sensibilizzazione ambientale, la cui vocazione principale è l’accoglienza di un pubblico deciso a macinare chilometri e chilometri per vivere non solo la manifestazione, ma anche e soprattutto la città che lo ospita. Un anno di pausa necessario quindi per la ricerca di una sede naturale più adeguata e che permetta al Festival di esprimersi al meglio.

Le motivazioni nelle parole del Direttore Artistico di Zanne, Nicola Compagnini: “Zanne è stata una sfida avvincente e appassionante per tutto il gruppo che lo ha reso possibile in questi anni. Giunti al termine della terza edizione, però, si è resa indispensabile una riflessione su come rendere sostenibile la sua crescita rispetto ad una location non più adeguata. Si è deciso quindi, nostro malgrado, di traslocare altrove. Una scelta difficile che richiede un ripensamento totale delle dinamiche di interfacciamento tra pubblico e privato, vero punto debole di tutto il Festival, il cui progetto di riqualificazione del Parco Gioeni, luogo d’elezione e sede naturale dell’evento, non ha sortito gli effetti sperati. Sintetizzando: serve tempo per trasferire la manifestazione in un luogo in grado di accogliere al meglio il suo splendido pubblico. Siamo già al lavoro”

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