Rio 2016: lesione ai legamenti, niente Olimpiadi per Gianmarco Tamberi


Niente Olimpiadi di Rio de Janeiro per Gianmarco Tamberi infortunatosi ieri durante il meeting d’atletica leggera a Montecarlo. La risonanza magnetica eseguita all’ospedale di Pavia ha evidenziato una parziale lesione al legamento della caviglia sinistra. Il primatista italiano del salto in alto non potrà prendere parte ai Giochi che cominciano il prossimo 5 agosto.

“Svegliatemi da questo incubo. Ridatemi il mio sogno vi prego. Tutti questi anni solo per quella gara, tutti questi sacrifici solo per quel giorno…vorrei dirlo, vorrei urlarlo che tornerò più forte di prima, ma ora davvero riesco solo a piangere! Addio Rio, ADDIO MIA RIO!”. La delusione di Gianmarco Tamberi è racchiusa tutta in queste poche parole affidate ai suoi canali social: il sogno olimpico del campione del mondo indoor e d’Europa di salto in alto è ufficialmente svanito.

Dopo la vittoria con record italiano assoluto a 2,39 e l’infortunio alla caviglia sinistra che ieri sera l’ha visto uscire in barella dal meeting Herculis di Montecarlo, il 24enne delle Fiamme Gialle è stato visitato stamane, presso il Policlinico San Matteo di Pavia, dal prof. Francesco Benazzo, assistito da due componenti dello staff sanitario azzurro, il prof. Franco Combi e la dottoressa Antonella Ferrario e gli esiti della risonanza magnetica (operata dal dottor Sammarchi) a cui si è sottoposto l’azzurro hanno cancellato anche l’ultima speranza di vederlo ai Giochi Olimpici brasiliani: lesione parziale – valutata di grado “subtotale” – del legamento deltoideo della caviglia sinistra, pur in assenza di lesioni ossee.

Nelle prossime ore, lo staff medico valuterà la terapia da adottare: l’alternativa è tra l’intervento chirurgico (che potrebbe essere eseguito sempre a Pavia, dal prof. Benazzo, ad inizio settimana) e una procedura di natura “conservativa” (meno impattante, ma ovviamente più rischiosa sul lungo periodo).

“Purtroppo lo sport, a volte, è duro, come la vita – dice il presidente del CONI, Giovanni Malagò – Con questo infortunio non perdiamo soltanto una potenziale medaglia a Rio, ma l’esempio pulito, vincente e gioioso di un campione che trascina un intero movimento. A nome dello sport italiano, abbraccio Gianmarco e mi stringo a lui. Caro Gimbo ora sei ferito, ma tornerai presto a volare perché non può essere altrimenti: è la tua natura”.

Parole di vicinanza a Tamberi sono state espresse anche dal presidente federale, Alfio Giomi: “Credo di interpretare il sentimento di chiunque ami lo sport, dicendo che ci sentiamo tutti vicini a Gianmarco. Non è solo uno straordinario campione, ma sempre di più, con il suo talento, la sua energia, il suo esempio, l’uomo simbolo dell’atletica italiana. Lo è oggi, e, ne sono certo, lo sarà ancora per moltissimo tempo”.

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