Artiglio del diavolo: l’antinfiammatorio naturale


Harpagophytum procumbens chiamato anche volgarmente artiglio del diavolo, è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Pedaliacee, presente nell’Africa del Sud, nelle aree di savana e del deserto Kalahari. È ampiamente usato nella medicina tradizionale africana.

L’artiglio del diavolo deve il suo nome alle quattro appendici dure e nastriformi che caratterizzano i suoi frutti ovoidali. Queste escrescenze sono dotate di robusti uncini che, penetrando nel corpo o nelle zampe degli animali, procurano serie ferite, costringendoli a compiere una danza “indiavolata”.

Quali sono le principali proprietà dell’artiglio del diavolo? Sono antinfiammatorie, antireumatiche, digestive e antidolorifiche, soprattutto a livello del sistema osteo-articolare.

L’artiglio del diavolo si è dimostrato particolarmente attivo soprattutto nelle situazioni che causano dolore ed infiammazione come tendiniti, osteoatrite, artrite reumatoide, mal di schiena e dolori cervicali. A questo vegetale vengono attribuite anche proprietà digestive (qualora venga utilizzato come infuso), ipocolesterolemizzanti ed ipouricemizzanti (è utile in caso di gotta). La spiegazione scientifica di questi effetti risiederebbe nei molti princìpi amari, capaci di stimolare la produzione dei succhi gastrici e della bile. Tale caratteristica rende i rimedi erboristici a base di artiglio del diavolo controindicati in caso di gastrite o ulcere gastriche e duodenali.

Le proprietà analgesiche ed antinfiammatorie dell’artiglio del diavolo sono state confermate da numerosi studi condotti in vitro, su roditori e su esseri umani. Molti di questi hanno paragonato l’efficacia di comuni prodotti antinfiammatori a quella degli estratti naturali di Arpagofito. In molti casi i risultati sono stati incoraggianti e, anche quando è stato messo a confronto con il placebo, l’artiglio del diavolo ha sempre confermato le proprie virtù terapeutiche.

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