Sanremo 2018: prima serata – Il live blog di Radio Web Italia


Tutto è pronto per l’apertura della 68esima edizione di Sanremo, la kermesse canora più amata dagli italiani e non solo. Ci chiediamo come sarà questa edizione che vede Claudio Baglioni direttore artistico della manifestazione, affiancato da Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino.

Ad inaugurare la gara di questa 68sima edizione sarà Annalisa, prima big in gara con la sua ‘Il mondo prima di te’, poi la scaletta dei venti campioni prosegue con Ron, The Kolors, Max Gazzè, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico, Ermal Meta e Fabrizio Moro, Mario Biondi, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli, Lo Stato Sociale, Noemi, Decibel, Elio e le storie tese, Giovanni Caccamo, Red Canzian, Luca Barbarossa, Diodato e Roy Paci, Nina Zilli, Renzo Rubino, Enzo Avitabile e Peppe Servillo, Le Vibrazioni.

I super ospiti di questa sera: Fiorello, Morandi con Tommaso Paradiso – Non c’è Pausini, c’è invece stasera Rosario Fiorello. “Manca poco…”, ha scritto sul suo profilo Twitter lo showman, che da giorni chiede a Baglioni di poter fare lo “scaldapubblico”, quando invece il conduttore e direttore artistico del Festival gli propone di intervenire alle 22.30, nel momento più caldo della serata. Gli altri ospiti della “prima” sono Gianni Morandi, che dopo averlo invitato su Facebook si esibirà insieme a Tommaso Paradiso, il frontman dei The giornalisti, e il cast dell’ultimo film di Gabriele Muccino, “A casa tutti bene”.

Il Festival targato Baglioni inizierà con un flop? Beh, non resta che seguire dalle 20.45 la diretta su Rai1!

La 68esima edizione di Sanremo inizia con la sigla scritta da Claudio Baglioni e cantata da tutti i campioni in gara.

Fiorello apre la prima serata di Sanremo – Non poteva mancare un fuori – programma. Lo showman viene interrotto da un uomo che è riuscito ad eludere i controlli e a salire sul palco. “Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica”, ha detto prima di essere interrotto e portato via. “Faccio il Pippo Baudo della situazione”, ha detto Fiorello che non si è perso d’animo, prima di aggiungere “lo sapevo che non ci dovevo venire”.

Battute a raffica, sul presidente turco Erdogan “che sta venendo a Sanremo perché ha saputo che ci sono 1300 giornalisti liberi”, sul “toy boy di Orietta Berti”, evidente allusione al candidato premier M5S Di Maio, “e se vince il vertice Rai va a casa”, sul “canone che pagano tutti perché sta in bolletta, e se staccano la corrente non si vedono Netflix e Sky”.

Fiorello canta. Un medley Baglioni-Morandi come quelli cantati dai due artisti durante la tournee Capitani coraggiosi. Conclude, così, un numero durato quasi 15 minuti. “Buon Sanremo 1918” conclude e introduce il conduttore e direttore artistico del Festival: Claudio Baglioni, che entra scendendo l’ormai famosa scalinata del Festival, quest’anno tutta bianca, suo colore prediletto.

Elegantissimo, in smoking nero, camicia bianca e papillon, Claudio Baglioni debutta sul palco dell’Ariston. “Ben arrivati a tutti alla 68esima edizione di questo evento unico al mondo per le sue peculiarità”, ha esordito il ‘dittatore’ artistico dopo aver sceso la scala. “A me è bastato leggere festival della canzone italiana per capire e comprendere cosa andava fatto: mettere di nuovo al centro le canzoni, per farne di nuovo il momento principale del festival – ha detto per spiegare il suo approccio al festival -. La canzoni sono arte povera, ma hanno una forza evocativa incredibile, solo gli odori hanno la stessa forza”.

A Sanremo come agli Oscar: Michelle Hunziker ha scelto abiti eleganti anzi elegantissimi per il palco dell’Ariston creati appositamente per lei e adatti al festival che in quanto ad attenzione mediatica è un po’ il nostro Oscar. Look da red carpet e rigorosamente made in Italy con un tributo speciale a re Giorgio, scelto per due serate.

Armani Priv stasera per la bionda conduttrice: tre cambi, tra cui un abito con bustino nero in crinolina ricamato con cristalli multicolor e gonna a balze in crinolina e tulle nero lam e sulle balze. In smoking Giorgio Armani anche il suo partner Pierfrancesco Favino.

Se Favino apre con due smoking firmati Giorgio Armani ma vestirà abiti di diversi stilisti, il direttore artistico del Festival di Sanremo 2018 Claudio Baglioni ha un guardaroba completo Ermanno Scervino. Per lui, il designer toscano ha creato abiti diversi: oltre al classico smoking nero in tinta unita, con piccoli inserti di lurex, l’artista indosserà giacche, tutte con collo a scialle, caratterizzate da colori e lavorazioni speciali, tra cui bianca, rossa in seta cangiante e blu notte. Tra i look più particolari spiccano l’abito con giacca in lana e seta effetto opalescente ricamata con decori d’ispirazione militare e interventi di punto tappeto e il completo con giacca ispirata alle marsine dei cadetti.

Il primo campione in gara è Annalisa con “Il mondo prima di te”. Quarta partecipazione a Sanremo per lei. La sua canzone parla di rinascita, di un amore che finisce e della possibilità di ricominciare.

Ron torna per l’ottava volta al Festival di Sanremo portando sul palco dell’Ariston una canzone inedita di Lucio Dalla: “Almeno pensami”.

The Kolors con “Frida”. Appassionati di rock e musica elettronica sul palco dell’Ariston cantano per la prima volta in italiano.

Max Gazzè si presenta al Festival di Sanremo 2018 con una canzone che è una vera e propria storia d’amore e di fedeltà tra mare e sponda: “La leggenda di Cristalda e Pizzomunno”.

Claudio Baglioni presenta Laura Pausini ma torna Fiorello. Laura però c’è. Al telefono – “Scusate se mi sentite con questa voce, questo è il motivo per cui non ci sono”. Laura Pausini, che avrebbe dovuto essere tra gli ospiti del Festival del Sanremo ma è stata fermata da una laringite, si collega telefonicamente con il teatro Ariston. “Ma sabato il mio dottore mi ha detto che dovrei esserci. Sarebbe stato bello, ci tenevo a esserci e a cantare con te Claudio e a divertirmi con Fiore”.
Sulle note di ‘E tu’ Fiorello duetta con Claudio Baglioni, in uno scambio di voci, imitazioni (e dimenticanze) e il pubblico accoglie la performance con una standing ovation.

Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico con “Imparare ad amarsi”. I tre artisti, in una formazione assolutamente inedita, portano sul palco dell’Ariston un canzone che è una ballata sentimentale e raffinata.

Tornano sul palco dell’Ariston Ermal Meta e Fabrizio Moro per la prima volta insieme, con il brano “Non mi avete fatto niente”, scritto dai due cantautori insieme ad Andrea Febo. A dirigere l’orchestra è Diego Calvetti.

Una voce calda, profonda, sensuale, eppure limpida e sicura. Sanremo 2018 segna il debutto di Mario Biondi sul palco dell’Ariston come artista in gara con “Rivederti”, una ballad intensa ed emozionante, un sofisticato brano che nelle sonorità richiama il legame stilistico tra il cantautorato italiano degli anni ’60 e i creatori della bossa nova brasiliana (Antonio Carlos “Tom” Jobim, Vinicius de Moraes, João Gilberto). Nel testo anche una citazione-omaggio di “Luiza”, uno dei capolavori di Tom Jobim.

Pierfrancesco Favino sfoggia le sue qualità da mattatore con un ‘blob’ musicale in cui miscela poesia, ironia, musica e qualche accenno di imitazioni. Introdotto da Baglioni, l’attore inizia “il momento culturale” del festival recitando Giacomo Leopardi: “Silvia, rimembri ancor quel tempo della tua vita mortale quando”, prima di iniziare a canticchiare “Quando, quando” di Tony Renis.

Baglioni lo interrompe per riportarlo sul tema delle parole, lui torna serio e ricomincia a recitare “Sempre caro mi fu quest’ermo colle”, ma poi parte e intona “Con le pinne, il fucile e con gli occhiali” e ancora Eros Ramazzotti urlando “Non riesco a liberarmi, questa vita mi disturba sai…”, interrotto da una perplessa Michelle Hunziker.

E ancora Zucchero con ‘Donne’ fino al trottolino amoroso di ‘Vattene amore’ di Minghi-Mietta e addirittura Nilla Pizzi. Finale sulle note di Battisti con Baglioni: “Non sarà un’avventura” e un omaggio a Francesco Gabbani con ‘Occidentalis’ Karma’: “Namastè olè!”.

Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con “Il segreto del tempo”. Due artisti straordinari che hanno fatto la storia della musica italiana e un’amicizia lunga oltre 50 anni.

Lo Stato Sociale con “Una vita in vacanza”. Lo Stato Sociale è la storia di un’amicizia tra “cinque ragazzi bolognesi che fanno canzonette”, come si definiscono ironicamente Albi, Bebo, Lodo, Carota e Checco.

Noemi con “Non smettere mai di cercarmi” torna al Festival di Sanremo per la quinta volta e afferma: “Ormai vivo il Festival come una grande festa in cui conosco tutti gli invitati”.

Atteso ritorno al Festival di Sanremo per i Decibel in gara con “Lettera dal Duca”. A dirigere l’orchestra è il Maestro Roberto Rossi.

Elio e le Storie Tese con “Arrivedorci” in gara per l’ultima volta al Festival di Sanremo, dopo la kermesse seguirà il “Tour d’Addio” con data di scadenza 30 giugno 2018.

Giovanni Caccamo scoperto da Franco Battiato e portato al successo da Caterina Caselli torna sul palco dell’Ariston con un brano scritto a due mani con Cheope: “Eterno”.

Red Canzian con “Ognuno ha il suo racconto” brano che conferma la collaborazione artistica tra Miki Porru e Red e che sarà contenuto nel nuovo album di inediti dell’artista, “TESTIMONE DEL TEMPO”.

Luca Barbarossa con “Passame er sale” torna al Festival con un brano in dialetto romano. Non è la prima volta che il cantautore porta all’Ariston un po’ della sua Roma.

Gianni Morandi ospite sul palco dell’Ariston – Omaggio ad alcune delle melodie più famose della musica sul palco dell’Ariston dove risuonano le note della colonna sonora de ‘Il postino’ di Luis Bacalov. Poi appare Gianni Morandi che intona con Claudio Baglioni “Se non avessi più te” di Sergio Endrigo. Quindi il duetto con il frontman dei The Giornalisti Tommaso Paradiso in ‘Una vita che ti sogno’. Paradiso ha scritto il testo della canzone contenuta nell’utimo album di Morandi, ‘D’amore d’autore’.

Diodato e Roy Paci con “Adesso”. I due artisti sono in gara con un brano scritto da Diodato e impreziosito dalla tromba di Roy Paci.

Nina Zilli in gara con “Senza appartenere” brano inedito nato da una presa di coscienza su carta per le troppe violenze subite dalle donne.

Non solo musica ma anche il grande cinema alla 68ma edizione del Festival della Canzone Italiana. Ospiti, della prima serata, sono Gabriele Muccino ed il cast “all star” del suo nuovo film “A casa tutti bene”: Stefania Sandrelli, Sabrina Impacciatore, Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Massimo Ghini, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Elena Cucci, Giulia Michelini, Gian Marco Tognazzi, Ivano Marescotti e Giampaolo Morelli, e Pierfrancesco Favino nella doppia veste di “attore” e “conduttore” del Festival 2018.

Dopo la vittoria nel 2013 tra le Nuove proposte, Renzo Rubino torna a Sanremo presentando un brano intenso e personale: “Custodire”.

Enzo Avitabile e Peppe Servillo con “Il coraggio di ogni giorno”. Il musicista napoletano debutta al Festival insieme a Peppe Servillo con un testo autobiografico. Il brano che li vede in gara è un dialogo, più che un duetto.

Chiudono la gara Le Vibrazioni con “Così sbagliato”, un pezzo rock e al contempo melodico, scritto a 8 mani da Francesco Sarcina, Davide Simonetta, Andrea Bonomo e Luca Chiaravalli, quasi appositamente per il Festival.

Alla fine della prima serata, Baglioni ha rivelato il posizionamento per fasce dei 20 Big in gara, in base al voto della giuria demoscopica che vale per il 30%.

Nella fascia alta ci sono Nina Zilli, Lo Stato Sociale, Noemi, Annalisa, Max Gazze’, Ron, Ermal Meta-Fabrizio Moro.

Nella fascia media Luca Barbarossa, Mario Biondi, The Kolors, Elio e le Storie Tese, Giovanni Caccamo, Ornella Vanoni con Bungaro e Pacifico.

Nella fascia più bassa I Decibel; Diodato e Roy Paci, Renzo Rubino, Enzo Avitabile con Peppe Servillo, Red Canzian, Le Vibrazioni, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli. E’ ovviamente un verdetto molto parziale che puo’ essere ribaltato o comunque mutato con il voto della sala stampa e il televoto e quello, solo sabato, della giuria di esperti. Quindi ancora tutto da decidere tra i Big, anche se la collocazione in una fascia o in un’altra puo’ essere gia’ un segnale.

 

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