Peawees
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La settimana del Tender. In concerto: Peawees e Il Disordine delle cose


Venti anni di storia, cinque dischi alle spalle, centinaia di concerti tra Italia, Europa e Stati Uniti… Appena rientrati dalla Wurlitzer Ballroom di Madrid, gli spezzini Peawees tirano dritto e approdano sul palco del Tender, venerdì 17 ottobre, per una serata che porta anche la firma di Revenge Events.
Lasciato alle spalle il punk che li ha fatti conoscere e apprezzare agli inizi del loro percorso, i Peawees incarno oggi l’anima del rock’n’roll.
Songwriting di alto livello, melodie raffinate, arrangiamenti eleganti tipici dei gruppi femminili Sixties (Shirelles, Shangri-Las, Ronettes…). E se i Beatles segnano il nord della bussola, gli altri fermi punti di riferimento sono voci e volti dell’America nera anni Sessanta: Motown, Stax, Chess Records.
La nuova formazione, oltre ai capisaldi Herve’ Peroncini e Carlo Landini, presenta Tommy Gonzalez alla batteria: texano da poco trasferitosi in Italia dopo aver suonato in numerose band americane del calibro di Nick Curran & The Lowlifes, The Bulemics, Kumbumbs e The Beltones. Al basso c’è Fabio Clemente, da anni attivo nella scena spezzina e tutt’ora bassista della storica Punk HC band Fall Out.
In cantiere la pubblicazione di una raccolta di b-sides e rarità su Wild Honey Records.
Dopo il live la fiesta continua con Fulci dj.
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“Tra i migliori dischi di rock italiano dell’anno” per Blow Up, “Un album ad alta densità compositiva” per Rockerilla, “Un gioiello assoluto” per Dagheisha…
Accoglienza coi fiocchi per “Il posto giusto”, il nuovo album che Il Disordine delle cose presenta in anteprima sabato 18 ottobre al Tender, nell’ambito di release party che si annuncia molto molto molto affollato. Scelta non casuale, visto che il disco esce per l’etichetta fiorentina Black Candy.
Dalle distese islandesi del precedente full length la band piemontese ha deciso che il posto giusto questa volta era la Scozia e, in particolare, il CaVa Sound Studio di Glasgow. Un luogo magico che ha influenzato le sonorità di Mogwai, Belle and Sebastian, Travis, Mercury Rev e Isobel Campbell… Solo per fare qualche nome.
“Nel posto giusto” è un disco variegato e complesso che riscopre il piacere classico di produzioni alla The Beatles, che consolida sonorità dilatate – alla Sigur Ros – e che mischia deviazioni dal rock indipendente tradizionale con suoni più attuali – non mancano ispirazioni alla Grizzly Bear, per esempio – e psichedelici. Sono influenze, queste, che riecheggiano in tutto l’album e che impreziosiscono lo stile profondamente distintivo de Il disordine delle cose.
Allo stesso modo preziose e uniformi allo stile della band sono le collaborazioni all’interno del disco. Il brano di chiusura “Sulla schiena” è colorato all’organo dalle note di Chris Geddes dei Belle and Sebastian e dai controcanti della scozzese Christine Bovill. Tra gli ospiti anche la cantante capoverdiana Jerusa Barros.

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