Raoul Bova e Luca Argentero
Raoul Bova e Luca Argentero

Raoul Bova e Luca Argentero ‘Fratelli unici’, nelle sale da giovedì


Presentazione a Roma per ‘Fratelli unici’, il nuovo film diretto da Alessio Maria Federici e interpretato da Raoul Bova, Luca Argentero, Carolina Crescentini, Miriam Leone. Il film, che sarà nelle sale da giovedì 2 ottobre con 01 Distribution in 420 copie, è una commedia sentimentale che prende il via quando, a Roma oggi, un incidente fa perdere completamente la memoria a Pietro.

La sua ex moglie Giulia sta per risposarsi e non vuole saperne di lui, così il fratello Francesco è costretto a portarselo a casa, ad accudirlo e a fare una cosa che non ha mai fatto, l’adulto.
Nella convivenza forzata viene coinvolta anche Sofia, vicina di casa di Francesco. I rapporti tra i quattro si intrecciano, si complicano, si snodano tra vari equivoci prima della soluzione finale.Luca Argentero è Francesco e di lui dice: “All’inizio non lo stimo, ha un brutto rapporto con i sentimenti, ma poi arriva una sorta di rieducazione affettiva.

Ascolta dal fratello Pietro, tornato quasi bambino, parole improntate a stima e rispetto, e solo dopo questo tuffo nell’infanzia recupera il proprio equilibrio. Raoul Bova è Pietro, ovvero: “Un disilluso dalla vita – dice – ma il suo cuore continua a battere. Perde la memoria ma grazie a questo incidente si creano le premesse per una seconda occasione, per ritrovarsi, per superare le maschere”.

Il personaggio di Giulia, per la sua interprete Carolina Crescentini, “è sintomatico del tipo di donna che si accontenta, che in realtà si ama poco, ma anche per lei l’indicente fa nascere una sorta di magia che è il punto di partenza per il cambiamento”.
Miriam Leone racconta la ‘sua’ Sofia come una “ragazza contraddittoria, una single che lavora e vuole essere indipendente, ma poi incrocia la purezza di Pietro e guarda con occhi rinnovati l’amore, quella cosa che non ti fa sentire il tempo che passa.
Alessio Maria Federici, alla terza regia per il cinema (‘Lezioni di cioccolato2’, ‘Stai lontana da me’), ci tiene a sottolineare che si è trattato di un grandissimo gioco: “Raccontiamo la vita e gli errori che non sono tali finchè non vengono commessi. Quando giriamo, è il momento di fare squadra e in modo piramidale, se qualcuno fa la prima donna è colpa di chi lo permette”.
Sul rapporto, molto attuale, è intervenuta Elena Bucaccio, cosceneggiatrice: “La mia generazione ha imparato a scrivere copioni vedendo fiction e conservando il cuore dell’azione. Qui il bello è che avevo tanti personaggi con punti di vista diversi. Fare serie e fiction fa bene alla scrittura filmica”.

Argentero e Bova hanno infine confermato di seguire con molta passione le proprie, piccole, case di produzione, grazie alla quali riescono a portare avanti progetti come occasione di lavoro per i giovani e di sperimentazione nei nuovi ambiti comunicativi.

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